Aziende e Persone

15 luglio 2024

In Algeria un importante progetto agroindustriale italiano

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E' stato siglato di recente l’accordo tra Bf International Best fields best food, società controllata da Bf, il ministero dell’Agricoltura e lo sviluppo rurale algerino e il fondo per gli investimenti agricoli rappresentato dal direttore generale Souad Assaous.

Insieme agli altri, erano presenti il ministro dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale algerino, Youcef Chorfa, e il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.

L’iniziativa, che a oggi rappresenta il più importante investimento italiano in un progetto di agricoltura rigenerativa ad alta tecnologia nell’area del Mediterraneo del sud, prevede una concessione di 36mila ettari nella Wilaya di Timimoun a partire dal 2024 e, in più fasi, nella regione di Wilaya di Timimoun, nella località (Timimoun Elkabir 01) nella Repubblica democratica popolare di Algeria.

Il piano prevede la realizzazione di una filiera integrata seme-prodotto finito totalmente sviluppata e gestita da Bf insieme ad alcuni dei suoi azionisti/partner industriali e con la collaborazione di importanti istituzioni locali come il Fondo nazionale di investimento algerino.

Nello specifico l’iniziativa vedrà, una volta a regime (2028), la coltivazione di cereali (per circa il 70% della superficie) e la restante parte dedicata a legumi. Le produzioni saranno destinate al mercato locale.

I partner/azionisti di Bf coinvolti nell’iniziativa saranno: Sis - Società Italia sementi (società controllata da Bf) per quanto riguarda l’approvvigionamento delle sementi, per la dotazione di nuovi e moderni mezzi agricoli i Consorzi agrari d’Italia, Irritec in partnership per lo sviluppo di un moderno e sostenibile sistema di irrigazione, la società Ocrim per la realizzazione di impianti di trasformazione, Giorgio Tesi Group per le attività vivaistiche, la società Farchioni Olii, Diagram per la digitalizzazione, Acea per le tecnologie legate alla fonte idrica, Biosyntex e il Gruppo Salvi.

I primi interventi per il 2024 prevedono la costruzione di pozzi, fondamentali per la realizzazione di un moderno sistema di irrigazione a goccia (essenziale per ottimizzare l’utilizzo e adeguare l’attività agricola ai cambiamenti climatici che stanno interessando l’Algeria, tra i paesi più colpiti dall’incremento delle temperature) e l’avvio della prima fase delle attività agricole con la semina a cereali dei primi 3mila ettari, sul totale dei 36mila concessi, già a partire dal prossimo novembre 2024.

"Il progetto Algeria rappresenta per Bf international il più importante esempio della capacità del Gruppo di replicare la visione e l'esecuzione del Modello Bf e di progetti agricoli ad alta tecnologia (Agritech) e sostenibilità ambientale per una valorizzazione della terra e delle filiere alimentari. Un progetto frutto delle capacità organizzative di Bf e di una relazione storica tra Italia ed Algeria, oggi testimoniata dalla presenza degli esponenti dei due governi nelle figure dei Ministri algerini Youcef Chorfa e Laaziz Fayed e del ministro italiano Francesco Lollobrigida e dalla presenza del consigliere diplomatico della presidenza del consiglio e coordinatore del Piano Mattei per l’Africa, Fabrizio Saggio. Un eccellente avvio per un ruolo da protagonista dell'Italia e di Bf", ha dichiarato Federico Vecchioni, amministratore delegato di Bf.

All’interno degli investimenti in campo il progetto di Bf International in Algeria prevede anche una serie di azioni e programmi per la formazione degli attuali e futuri professionisti algerini che vedrà impegnata Bf Educational (società controllata da Bf) con l’obiettivo di migliorare l’istruzione scientifica applicata all’agricoltura ed all’agribusiness attraverso lo sviluppo di progetti in collaborazione con importanti enti di ricerca e istituzioni accademiche algerine.


Bf Educational si avvarrà inoltre di tutti i partner industriali del Gruppo, nonché dei professionisti e ricercatori della rete dei Consorzi sgrari d’Italia, delle accademie e dei centri di ricerca che fanno parte del suo network e delle esperienze dei giovani imprenditori di Coldiretti.

Fonte: Gruppo Bf

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