Innovazioni, tecnologie e packaging

06 novembre 2025

IA e prodotti freschi, la filiera in rivoluzione

350

Il settore dei prodotti ortofrutticoli freschi sta attraversando una fase di profondo cambiamento. A confermarlo è il Fruit Logistica Trend Report 2026, pubblicato da Fruitnet Media International in collaborazione con Fruit Logistica, che fotografa con precisione questo momento di transizione.

Il documento, intitolato Ctrl+Alt+Refresh, analizza come intelligenza artificiale (IA) e automazione stiano ridisegnando l’intera catena di approvvigionamento, dalla produzione fino alla distribuzione e alla vendita al dettaglio.

Il titolo stesso del rapporto evoca un concetto chiaro: il sistema globale dei prodotti freschi sta premendo il tasto riavvio, avviando un processo di rinnovamento strutturale. L’obiettivo è migliorare efficienza, resilienza e sostenibilità, grazie all’introduzione di tecnologie intelligenti capaci di elaborare grandi volumi di dati e ottimizzare le decisioni operative in tempo reale.

Il report sintetizza il concetto in poche parole: “Agricoltura intelligente più logistica intelligente e merchandising intelligente equivalgono a un sistema alimentare super intelligente. Il pulsante Ctrl+Alt+Aggiorna è stato premuto: il sistema si sta riavviando”.

L’intelligenza artificiale come elemento ormai imprescindibile

Secondo il report, l’intelligenza artificiale non rappresenta più una frontiera sperimentale ma una componente essenziale del settore. 

“L’intelligenza artificiale non è più sperimentale, è essenziale”, afferma Mike Knowles, amministratore delegato di Fruitnet Europe e autore del documento.
Le aziende del comparto ortofrutticolo si trovano oggi di fronte a un punto di svolta: adottare strumenti digitali per rimanere competitive oppure rischiare di perdere terreno rispetto ai concorrenti più avanzati.

Le tecnologie emergenti consentono di ottenere una maggiore precisione nella produzione agricola, un controllo più accurato della logistica e una riduzione degli sprechi lungo tutta la catena di valore. In particolare, l’impiego di serre automatizzate, modelli predittivi e robotica autonoma sta migliorando la regolarità dei raccolti e la qualità del prodotto finito.

L’impatto sulle fasi produttive e logistiche

L’applicazione dell’IA alla filiera dei prodotti freschi si sta dimostrando particolarmente efficace nei settori della produzione e della distribuzione. Nel comparto agricolo, i modelli predittivi supportano le aziende nel valutare con maggiore accuratezza le rese delle colture, permettendo di pianificare in modo più efficiente le successive fasi di confezionamento e spedizione. 

Queste innovazioni hanno effetti concreti anche sulla riduzione dei costi energetici e sulla gestione sostenibile delle risorse idriche e del suolo.

Sul versante logistico, gli algoritmi di intelligenza artificiale vengono impiegati per prevedere la domanda di mercato e ottimizzare la catena del freddo. Analizzando in tempo reale dati meteorologici, flussi di vendita e condizioni di trasporto, le aziende possono oggi migliorare la conservazione dei prodotti, limitare le perdite e mantenere standard qualitativi più elevati fino al punto vendita.

Esempi concreti: Dole, Clarifresh e Agriplace

Tra le aziende analizzate nel Fruit Logistica Trend Report 2026, Dole è una delle prime a sperimentare su larga scala soluzioni di IA per migliorare la produttività e la qualità. L’azienda utilizza strumenti predittivi per stimare la resa dei raccolti, monitorare le coltivazioni e controllare la qualità dei frutti in fase di raccolta e distribuzione.

Come spiega Drew Reynolds, direttore tecnico e della sostenibilità di Dole, “in qualsiasi ambito caratterizzato da grandi volumi di dati, l’intelligenza artificiale offre l’opportunità di ottimizzare, velocizzare e rendere più accurata la reportistica”. Secondo Reynolds, l’allineamento tra previsione dei raccolti, confezionamento, spedizione e vendite potrebbe rappresentare un’evoluzione decisiva per l’intero comparto.

Un secondo caso di studio presentato nel report è quello di Clarifresh, società che impiega l’intelligenza artificiale per automatizzare il controllo qualità lungo la filiera. Il sistema sviluppato dall’azienda permette di analizzare campioni di prodotto più ampi e con maggiore precisione rispetto ai metodi tradizionali.

Il Ceo e co-fondatore, Elad Mardix, sottolinea che l’adozione di questa tecnologia ha prodotto risultati misurabili: una produttività raddoppiata per gli ispettori, un aumento del 50-100% nella dimensione del campione analizzato e una riduzione del 25-35% degli sprechi o dei reclami. Tali benefici sono stati confermati da tre importanti clienti tra Nord America e America Latina, attivi nell’esportazione di agrumi, uva e frutti di bosco.

Infine, Agriplace rappresenta un esempio di come l’intelligenza artificiale possa migliorare la trasparenza e la tracciabilità dei dati lungo la catena di approvvigionamento. L’azienda utilizza l’IA per scansionare automaticamente i documenti dei fornitori, estrarre le informazioni rilevanti e organizzarle in formato strutturato.

Il Ceo Nico Broersen spiega che, grazie a questo approccio, un processo che in passato richiedeva settimane di lavoro manuale oggi può essere completato in pochi minuti. La combinazione tra competenza umana e automazione consente inoltre di mantenere nel tempo una qualità elevata e costante dei dati aziendali, migliorando la conformità alle normative e la tracciabilità dei prodotti.

Verso una filiera connessa, trasparente e predittiva

Dalle interviste e dalle analisi contenute nel report emerge un consenso diffuso: il futuro del settore sarà dominato da sistemi connessi e interoperabili, capaci di condividere dati in modo sicuro lungo tutta la catena di fornitura.

I prossimi sviluppi riguarderanno l’agricoltura autonoma, le analisi non distruttive della qualità e l’ottimizzazione predittiva della catena del freddo, elementi che contribuiranno a rendere le operazioni sempre più efficienti e reattive ai cambiamenti del mercato.

Questa evoluzione tecnologica richiede, tuttavia, una maggiore attenzione alla standardizzazione dei dati e all’integrazione dei sistemi digitali. Solo garantendo la piena interoperabilità tra le diverse piattaforme sarà possibile creare una filiera realmente intelligente e reattiva.

Potrebbe interessarti anche