Politiche agricole

16 settembre 2025

Gran Bretagna, il rilancio dell'ortofrutta parte dalle mense

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In Gran Bretagna entrerà in vigore il prossimo anno una nuova misura che allargherà la platea dei bambini a cui spettano i pasti gratuiti nelle mense scolastiche. Per il primo anno si tratterebbe di circa 620mila alunni in più provenienti dalle famiglie che usufruiscono della Universal Credit, un sostegno per chi è in difficoltà. 

A 12 mesi dall’entrata in vigore della nuova misura è stata pubblicata la ricerca Follow the Carrot, realizzata da Sustain, Bremner & co e dalla Ampney Brook Foundation, con il sostegno di Impact on Urban Health.

L'analisi pone l’attenzione sulle ricadute positive che l’introduzione dell'assistenza alimentare gratuita a scuola per questi bambini potrebbe avere sia sulla loro alimentazione che sulle politiche governative e sui bilanci delle aziende agricole. 

L'impatto sull'agricoltura britannica

Come spiega Fruitnet.com, è stato calcolato un potenziale aumento di 600 milioni di sterline a favore dell'agricoltura grazie alla maggiore fornitura di prodotti freschi come carote, broccoli, patate e altri ingredienti prodotti all’interno del Paese. Allo stesso modo, ciò aiuterebbe il governo a raggiungere l’obiettivo del 50% delle forniture pubbliche provenienti da aziende locali.

Aumentando il numero di pasti serviti ogni anno da un miliardo a ben 1,54 miliardi, la nuova misura potrebbe dunque rappresentare un punto di svolta sia per i bambini sia per l’agricoltura interna, incentivandone la sostenibilità che la redditività economica.

Secondo il rapporto, darebbe la possibilità di fornire 1.540 camion carichi di carote (aumentando le vendite annuali da 11 milioni a 18 milioni di sterline), 7,8 milioni di sacchi di patate (aumentando le vendite da 155 milioni a 250 milioni di sterline) e 1,3 miliardi di ciuffi di broccoli ai bambini (valore 68 milioni di sterline in aumento da 42 milioni). 

Barbara Crowther, responsabile della campagna alimentare per bambini presso Sustain, che ha commissionato la ricerca, ha spiegato a Fruitnet.com: “Siamo sull’orlo della più importante espansione dei pasti scolastici di una generazione. Il nostro rapporto mostra che abbiamo un’opportunità davvero entusiasmante di usarla per offrire un triplice beneficio: pasti deliziosi e nutritivi per i bambini, investimenti nell’agricoltura britannica sostenibile e benefici per la nostra economia più ampia. Il governo non può permettersi di lasciarsela sfuggire”. 

Come evidenzia Fruitnet.com, il rapporto mette in guardia sul rischio di perdere i vantaggi elencati in mancanza di un'azione decisa.  Secondo gli autori del rapporto, l'impatto reale dipende da un adeguato finanziamento dei pasti scolastici, dagli investimenti nelle catene di approvvigionamento locali e nelle infrastrutture di approvvigionamento, oltre che da un maggiore sostegno alle società di ristorazione per garantire cibo di qualità. 

Le raccomandazioni al governo

Il rapporto propone cinque raccomandazioni chiave per il governo: Primo fra tutti, quella di continuare a espandere la possibilità di pasti scolastici così da sbloccare la crescita per i produttori del Regno Unito. A questo si aggiunge la necessità di finanziare i pasti scolastici in modo da riflettere il costo reale della qualità e investire sulle infrastrutture della catena di approvvigionamento.

Il rapporto sottolinea anche il bisogno di innalzare gli standard e garantire il rispetto delle norme per assicurare alimenti nutrienti e sostenibili in ogni scuola, ampliare i modelli locali collaudati che offrono vantaggi sia ai bambini che agli agricoltori e unire le strategie in materia di salute, agricoltura ed economia per massimizzare l'impatto della spesa pubblica per l'alimentazione. 

Il coautore del rapporto Myles Bremner, ex direttore dello School food plan (Piano alimentare scolastico), ha dichiarato a Fruitnet.com: "Il governo si è posto l'ambizioso obiettivo di aumentare la presenza di verdure britanniche nelle nostre scuole: un vero vantaggio per i nostri agricoltori e coltivatori, per la salute dei nostri bambini e per la sostenibilità. Ma dobbiamo assicurarci che il sistema alimentare scolastico sia resiliente e in grado di gestire una maggiore quantità di prodotti freschi nelle nostre cucine. Ciò significa cucine adeguate, personale ben formato e finanziamenti appropriati". 

Anche Henry Dimbleby, autore dello School food  plan e della National food strategy (Strategia alimentare nazionale), ha accolto con favore il rapporto: “Se vogliamo cambiare la dieta nazionale per includere più verdure e legumi, le mense scolastiche sono il punto di partenza - ha affermato - Ampliare i pasti scolastici gratuiti e acquistare prodotti di qualità: nutrirà i bambini, normalizzerà una dieta migliore e sosterrà i produttori britannici”. 

Sull'argomento è intervenuto anche lo chef, scrittore e conduttore televisivo britannico Hugh Fearnley-Whittingstall: "Questa è un'occasione d'oro per nutrire i nostri figli con cibo britannico buono e genuino, dando al contempo ai nostri agricoltori la spinta di cui hanno disperatamente bisogno. Ampliare i pasti scolastici gratuiti non significa solo riempire i piatti, ma riempirli con prodotti freschi, sostenibili e coltivati nel Paese che favoriscono la salute dei bambini e rafforzano la nostra economia agricola. Con gli investimenti e la leadership giusti, possiamo trasformare 540 milioni di pasti scolastici in più in un vantaggio per i bambini, gli agricoltori e il pianeta”.


Fonte: Fruitnet.com

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