03 agosto 2010

Frutta da passeggio, una moda ‘di lusso’

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Moda o semplice piacere? Le temperature estive hanno lanciato un nuovo trend: la frutta take away. Rimedio contro il caldo e piacevole diversivo alimentare, la frutta non sembra però alleggerire il portafoglio come lo stomaco. A rivelarlo un'indagine dell'Adoc sull’intero territorio nazionale, da cui risulta che i prodotti della terra sono sempre più da considerarsi dei beni di “lusso”, e il rincaro medio del 3,1% subìto rispetto allo scorso anno. La ricerca ha coinvolto diversi tipi di frutti, dai classici melone e cocomero ai più esotici papaya e frutto della passione, registrando ovunque aumenti, fino a sfiorare il 7%. “Registriamo aumenti incontrollati – commenta Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc – è  irragionevole che una singola fetta di melone costi 1,65 euro quando, comprando l’intero frutto da un grossista, da cui si possono ricavare una decina di spicchi, se ne spendono al massimo 0,60 euro. In questo modo, il ricarico a favore del commerciante è del 175%. Consigliamo ai cittadini di tenere in considerazione questi dati e, se possibile, di acquistare la frutta al mercato prima della rinfrescante passeggiata serale”. Qualche esempio: lo spiedino di frutta al “modico” costo di 2,00 euro (+5,2% rispetto al 2009), i bicchieri di frutta esotica, arrivati a quota 3,60 euro, e il cocco aumentato del 3,8%.

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