Enrica Pintore, Valeria Marini, Carola Puddu, Lucia Capuzzi, Giuseppa Tanda, Rita Nonnis, Maria Itria Paulis, Rossella Faa e Rossella Soriga. Sono loro le nove Feminas 2025, feminas si traduce con donne, in italiano che quest’anno Donne Coldiretti Sardegna ha scelto di celebrare al Teatro Doglio di Cagliari: nove storie di vita, talento e determinazione che raccontano una Sardegna al femminile capace di emozionare, innovare e resistere.
Premiato il talento
C’è chi ha conquistato il pubblico sui palchi del mondo, chi lavora la terra ogni giorno con dedizione, chi informa, cura, crea, studia, guida, ispira. In comune, la forza di credere nei propri sogni e la volontà di trasformare le difficoltà in conquiste. "Premiare queste donne significa raccontare una Sardegna che non si arrende, che semina coraggio e raccoglie futuro", ha detto Maria Gina Ledda, coordinatrice di Donne Coldiretti Sardegna e ideatrice del format. Le nove protagoniste di quest’anno lo confermano: tra chi ha scelto la terra e chi la scena, tra chi combatte con la penna o con la voce,ogni Feminas è una storia di orgoglio e appartenenza, un seme di speranza perle nuove generazioni.
"Ogni Feminas è una testimonianza di quanto la nostra terra sappia generare eccellenze, in silenzio e con sacrificio, senza mai smettere di credere nel domani", ha sottolineato Maria Francesca Serra, presidente nazionale e regionale di Donne Coldiretti. A consegnare i premi, rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, insieme ai vertici di Coldiretti Sardegna e a tantissime donne del mondo agricolo e imprenditoriale arrivate da tutta l’isola. Presenti tutte le rappresentanti territoriali di Donne Coldiretti in Sardegna e, tra gli ospiti, anche Blanca Corroto, presidente dell’associazione agricola Asaja Toledo.
La festa e la denuncia sociale
Feminas 2025 non è stato solo un momento di festa. L’edizione di quest’anno ha scelto di dare voce ai silenzi, affrontando temi che bruciano: i femminicidi, le violenze sulle donne, le disparità nel lavoro e nella carriera, le ingiustizie retributive che ancora oggi segnano la differenza tra uomini e donne. Il Teatro Doglio si è trasformato in un luogo di riflessione e coraggio, con momenti di grande intensità emotiva. "Le donne non chiedono privilegi, ma rispetto e libertà. Ogni violenza, ogni femminicidio è una ferita collettiva che ci riguarda tutte e tutti", ha detto Ledda, aprendo la cerimonia e rivolgendo il pensiero alle vittime.
Premiata Paulis, la donna che ha fatto rinascere lo zafferano sardo
Tante le premiate ma presentiamo la donna vincitrice della categoria agricoltura: Maria Itria Paulis di Turri, piccolo paese della Sardegna, che ha trasformato la passione per la terra in un’azienda agricola innovativa, oggi estesa anche a Cagliari, riportando lo zafferano sardo al centro di una rinascita produttiva. Da impiegata a imprenditrice, ha unito tradizione e innovazione, valorizzando i prodotti locali e raccontando la Sardegna con ogni granello. Tra le prime donne protagoniste del movimento femminile di Coldiretti, ha promosso il ruolo delle donne nell’agricoltura.
Fonte: Coldiretti Sardegna