28 ottobre 2022

Export ortofrutta, anche la Spagna è in crisi

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I dati di Fepex, la federazione che raggruppa gli esportatori di frutta e verdura spagnoli, parlano chiaro. Anche la Spagna, come l'Italia, sta subendo in termini di export. Nel merito, il volume di frutta e verdura esportata da gennaio ad agosto 2022 è diminuito del 7% rispetto allo stesso periodo del 2021, attestandosi a 8,3 milioni di tonnellate. In termini di valore, però, si registra una crescita del 3%, pari a 10.975 milioni.

Va precisato che le informazioni rilasciate da Fepex sono il frutto dell'elaborazione dei dati del Dipartimento delle dogane e delle tasse speciali dell'agenzia delle entrate spagnolo.

Gli ortaggi perdono il 5,5% dei volumi

Entrando nel merito del segmento ortaggi, l'export da gennaio ad agosto ha subito una contrazione del 5,5% in volume, il che significa che si è attestato a 3,5 milioni di tonnellate. E' invece aumentato dell'8,5% in valore, per un totale di 4,7 miliardi.

Per la frutta -8%

Non va meglio alla frutta, che registra un calo dell'8% del volume delle esportazioni, pari a 4,7 milioni di tonnellate. L'export della frutta è in diminuzione anche a valore, -1%, ossia 6,2 miliardi.
Si fa notare il caso delle drupacee, conseguenza del maltempo del mese di aprile in Catalogna e Aragona.
In particolare, per le pesche, il volume esportato è diminuito del 28,5%, attestandosi a 100.557 tonnellate, mentre a valore il calo è dell'11% (332 milioni).

Contrazione a due cifre anche per le nettarine: le esportazioni sono diminuite del 22,5% a volume e del 7 % a valore, per un totale di 215.850 tonnellate e 370 milioni.

La Spagna aumenta l'import

Segno positivo, invece, per l'importazione spagnola di frutta e verdura. La quale, nel periodo gennaio-agosto 2022, registra un aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente sia in volume (+5,5%), sia in valore (+11%) attestandosi, rispettivamente, a 2,4 milioni di tonnellate e 2,4 miliardi.

In forte crescita le importazioni di ortaggi: 13,6% in volume e 27% in valore, per un totale di 1,1 milioni di tonnellate e 714 milioni. Numeri meno eclatanti per l'import di frutta: a 1,3 milioni di tonnellate a volume (-0,4%) per un valore di quasi 1,9 miliardi (+5%).

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