E' ufficiale: Bruxelles ha deciso di passare all'azione annunciando dazi doganali su una serie di prodotti americani, a partire dal primo aprile. L'entrata in vigore delle contromisure europee avverrà in due fasi e coinvolgerà anche il settore ortofrutta.
Si tratta della risposta dell'Europa alla politica American First portata avanti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il quale, come riferito da myfruit.it nei giorni scorsi, per tutelare il proprio mercato, sta rendendo difficoltoso l'accesso di diverse tipologie di merci negli Usa, con ricadute negative sul consumo di frutta e verdura da parte dei consumatori americani.
Flussi per 26 miliardi di dollari
Come spiegato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen,le contromisure sono utili a proteggere le aziende, i lavoratori e i consumatori europei dall'impatto delle "ingiustificate restrizioni commerciali" decise dagli Stati Uniti d'America.
Nella comunicazione di Bruxelles si legge che “le tariffe statunitensi incideranno su un totale di 26 miliardi di euro di esportazioni dell'Ue, pari a circa il 5% del totale delle esportazioni” e che “sulla base degli attuali flussi di importazione, gli importatori statunitensi dovranno pagare fino a 6 miliardi di euro di tariffe aggiuntive”.
"I dazi sono tasse - ha rilevato la presidente von der Leyen - Interrompono le catene di approvvigionamento e portano incertezza all’economia".
La risposa Ue in due fasi
La strategia europea prevede due fasi. In prima battuta la Commissione lascerà scadere dal primo aprile la sospensione delle contromisure che erano state lanciate nel 2018 e nel 2020, in occasione della prima guerra commerciale con gli Usa (il presidente era sempre Trump al suo primo mandato, ndr). Durante la prima fase, le tariffe saranno applicate alle barche, al bourbon alle moto.
Per la seconda fase, che dovrebbe entrare in vigore da metà aprile, in risposta ai nuovi dazi statunitensi che interessano oltre 18 miliardi di euro di esportazioni Ue, la Commissione sta pacchetto di nuove contromisure sulle esportazioni statunitensi: per dare una misura della portata del provvedimento, basti pensare che l’elenco dei prodotti Usa nel mirino è lungo 99 pagine.
La proposta della Commissione è di puntare su diversi tipi di prodotti. Si va da quelli industriali, tra cui anche acciaio e alluminio, ai prodotti tessili, passando per gli articoli in pelle, gli elettrodomestici, gli utensili per la casa, la plastica, i prodotti in legno. E non sono esonerati i prodotti agricoli: nel mirino frutta a guscio, ortaggi, ma anche uova, latticini, zucchero, pollame, carne bovina, alcuni frutti di mare, in modo da raggiungere la somma di 26 miliardi.