Sale il prezzo del pomodoro, ancora di più il Grappolo di origine spagnola rispetto a quello siciliano. In crescita anche i cetrioli che nei mercati primari raggiungono l’euro. Ben presenti le diverse origini degli asparagi - bianco, verde e selvatici - sempre ricercati i carciofi. Le fragole lucane extra superano i 6 euro mentre tra le arance si registra anche la presenza del prodotto egiziano.
Osservatorio Vittoria: prezzi in crescita per il pomodoro
“Sono aumentati leggermente i prezzi, ad esempio il Datterino è arrivato fino a 2,40 euro il chilo, rispetto alla scorsa settimana quando quotava anche sotto i 2 euro. Stabili invece il Ciliegino, che si mantiene tra 1,50 e 1,80 euro il chilo per le partite più importanti, e il Piccadilly, fermo a 1,50 euro. Il pomodoro a Grappolo quota tra 1,50 e 1,60 euro”.
E’ l’analisi di Toni Margiotta, presidente di Acov, l'associazione che rappresenta gli operatori del mercato ortofrutticolo di Vittoria, in provincia di Ragusa, Sicilia.
Un buon prezzo per il grappolo? “Ottimo, naturalmente parliamo del prodotto extra, ben lavorato. Per il Grappolo naturalmente c'è un'ampia forbice di prezzo a seconda della qualità”. Un trend positivo per i pomodori? “Sulla merce rossa si registra una buona domanda”.
Cetrioli in rialzo, stabilità per gli altri ortaggi
“I cetrioli, in questi giorni, sono passati da 0,70 fino a 1 euro il chilo. Per gli altri prodotti, le dinamiche restano stabili: i peperoni rossi oscillano tra 2 e 2,10 euro; i peperoni gialli tra 1,80 e 1,90 euro; le zucchine tra 0,60 e 0,70 euro; la melanzana viola è stabile a 1,60 euro mentre la tonda si attesta intorno a 1 euro”.
“Nel complesso, il quadro delle quotazioni mostra prodotti in crescita, con aumenti graduali e buona domanda. Altri restano stabili, con una richiesta minore. Possiamo dire che il mercato non è particolarmente vivace, ma neanche statico”.
Rialzo più marcato per il Grappolo spagnolo
Il rialzo delle quotazioni dei pomodori al mercato primario di Vittoria si conferma negli altri mercati. A Bergamo, per esempio, si registra un aumento di 0,40 euro il chilo del pomodoro a grappolo che in media nei mercati supera spesso i 2 euro il chilo.
C’è anche prodotto spagnolo e non è più economico. Sempre a Bergamo si registra un aumento di 0,80 euro che porta l’origine Spagna a 2,20 euro il chilo. Sono 10 cent più del Grappolo siciiano. Anche a Treviso l’iberico è più costoso: 2 euro (ma può arrivare a 2,30) contro la quotazione di 1,60/180 del nazionale.
Il Datterino in media supera i 4 euro il chilo, il Ciliegino dai 2 ai 3 euro, ampia forbice per la varietà Marinda che in alcuni mercati può superare i 5 euro il chilo. Supera spesso i 2 euro il Piccadilly.
Asparagi bianchi dal Veneto, verdi da Campania e Puglia, selvatico sardo sopra i 20 euro
E’ tempo di primi asparagi. Presenti con le diverse varietà. Il bianco in mazzi origine Veneto oscilla tra 6,50 e 7 euro per il 12/16, si passa agli 8 euro in media per il 16/20 e intorno ai 10 euro per il 20+.
I verdi sono di origine pugliese e campana. A Bergamo i primi quotano 7 euro il chilo, 6,50 i secondi. A Firenze 5 euro Campania e 7 Puglia. Dalla Sardegna gli asparagi selvatici: che in alcuni mercati superano abbondantemente i 20 euro il chilo.
Arance da 80 cent ai 2,50 euro per il Tarocco extra
Più varietà e origini per le arance in questo periodo. La Navelina origine Italia alla rinfusa con foglie quota tra 0,90 e 1 euro il chilo. Dalla Spagna la varietà Lane Late che quota sotto i 0,90 euro per arrivare a 1,20. Per entrambe la quotazione è riferita al calibro 6.
Con il Tarocco, a seconda della pezzatura e della tipologia di confezionamento, variano da un minimo di 0,70 euro il chilo per i calibri più piccoli, fino a un massimo di 1,80 euro per quelle monostrato di maggiore dimensione.
In particolare le calibro 10 hanno un prezzo compreso tra 0,70 e 0,80 euro il chilo, mentre il calibro 6 arriva fino a 1,50 euro il chilo. Con il 4 si registra una ampia forbice di prezzo. Se a Torino si vende sotto i 2 euro in alcuni mercati il prodotto extra arriva a 2,50 euro: Firenze (2,50), Bergamo (2,50), Bologna (2,40).
Il Valencia dall'Egitto sotto l’euro
C’è concorrenza estera nel banco delle arance. Oltre la Spagna è presente il prodotto egiziano con il Valencia Late da 0,90 a 1 euro. Con le Washington Navel dalla Sicilia e si registrano prezzi tra 0.90 e 1,80 euro il chilo, con le pezzature maggiori (calibro 4) che si collocano nella fascia più alta del mercato:
A Cagliari due varietà molto presenti in Sardegna: la Thompson che quota 1,30/1,50 euro e la Vaniglia 1 euro il chilo.
Clementine, mandarini e cedri
Nel mercato di Siracusa sono quotati i cedri a 1,40 euro il chilo, si superano anche i 2 euro nei mercati secondari. Sulle clementine c’è la varietà Hernandina dalla Spagna tra 1,30 a 1,60 euro il chilo.
Le Orri di origine israeliana, vendute alla rinfusa e con calibro 2, quotano tra 2,30 e 2,40 euro il chilo, mentre quelle a più strati con calibro 1x raggiungono prezzi tra 2,50 e 2,80 euro il chilo. Fino a raggiungere i 3 euro il chilo.
La varietà Tango calibro 2, sono soprattutto di origine spagnola, variano tra 1,70 e 2 euro il chilo. C’è anche il prodotto italiano che può superare i 2 euro. Infine il Nadorcott dalla Spagna da 1,40 a 1,80 euro il chilo.
I mandarini tardivi di origine siciliana si attestano in media su valori tra 0,90 e 1,50 euro il chilo per il calibro 2 mentre con l’1X in alcuni mercati si sale a 1,70 euro. Dalla Sicilia anche il Kumquat con quotazioni superiori ai 2 euro.
Infine, i pompelmi gialli e rosati provenienti da Cipro, con calibro 105-110, hanno prezzi compresi in media tra 1,10 e 1,40 euro il chilo.
I limoni siciliani fino a 1,50 euro il chilo
Capitolo limoni, il primo fiore calibro 4 proveniente dalla Sicilia si colloca in media tra 1,20 e 1,50 euro il chilo - in alcuni mercati fino a 1,70 - mentre lo stesso calibro di origine spagnola in alcuni mercati quota qualche cent in meno. Lo Sfusato della Costa d'Amalfi Igp, monostrato con foglie e calibro 3, registra prezzi tra 2,20 e 2,50 euro il chilo.
Uva da tavola peruviana e sudafricana: da 3 a 5 euro
Continua la presenza sui mercati dell'uva da tavola. Quella bianca senza semi monostrato con origine Perù registra prezzi tra 3 e 5 euro il chilo, prezzi simili per il prodotto sudafricano. La rosata Red Globe monostrato del Perù è offerta sia in confezioni da 4,5 e 8,2 euro il chilo. La quotazione varia tra 3 e 5 euro il chilo, in alcuni mercati.
Fragole dalla Basilicata sopra i 6 euro
Le fragole origine Basilicata con il prodotto extra superano i 6 euro, la prima categoria oscilla tra 4,5 e 5 euro il chilo. Le altre origini - Campania, Sicilia, Calabria - con la prima categoria si attestano sui 4 euro il chilo.
Concorrenza greca per i kiwi italiani
I kiwi gold di origine italiana, nel formato monostrato e con peso tra 120 e 130 grammi, registrano quotazioni simili a quelle della settimana scorsa: tra 4 e 5 euro il chilo, mentre quelli alla rinfusa Zespri, con peso tra 110 e 120 grammi, oscillano tra 5,30 e 5,80 euro il chilo, in alcune piazze raggiungono e superano i 6 euro.
La varietà Hayward origine Italia alla rinfusa varia tra 2,30 e 2,60 euro il chilo e fino ai 3 euro in alcuni mercati. I kiwi greci della stessa categoria si vendono anche sotto i 2 euro. Si sale sensibilmente con il marchio Zespri dove si superano i 4 euro il chilo.
Melograno turco fino a 3 euro, angurie dal nord Africa
Immancabile il melograno. In questo periodo presente con l’origine Turchia, quotazioni tra 2 e 2,50 euro il chilo. In alcuni mercati raggiunge i 3 euro. Prime quote di angurie dal nord Africa, si vendono a circa 1,40 euro il chilo.
Carciofi: spinoso fino a 0,70 euro, Romanesco sopra l'euro
I carciofi spinosi dalla Sardegna quotano fino a 0,70 euro a capolino. Con il Romanesco, sempre dalla Sardegna, si può superare l'euro. Buone quotazioni anche per la varietà Terom da 0,50 a 0,80 euro il pezzo. Prezzi modesti per il Tema che può partire da 0,20 euro ma può superare i 0,50.Infine il Violetto che può arrivare a 0,60.
Cipolle stabili, dorate intorno all'euro, bianche e rosse più alte
Anche questa settimana le cipolle bianche piatte quotano in media oltre i 3 euro il chilo. In alcuni mercati superano i 4 euro. Si scende intorno all'euro, in alcuni siti si fermano a 0,75 euro, per le bianche tonde in casse che possono arrivare a 1,20 euro. I prezzi in alcuni mercati: Bologna (1 euro), Firenze (1,10), Treviso (0,95), Verona (0,90), Bergamo (1,10).
Le dorate vanno da 0,70 a 1 euro per il prodotto italiano. L'origine tedesca in sacchi oscilla tra 0,45 e 0,70 euro. A Padova si scende a 0,40 euro. In finale le rosse che superano spesso l'euro. A Bergamo il prodotto italiano quota 0,80/1 euro, l'origine olandese si vende a 1/1,20 euro. In alcuni mercati l'origine Italia arriva a 1,20 euro il chilo.
Patate da Italia, Francia, Germania e Olanda. Le novelle da Egitto e Cipro
Le patate a pasta gialla registrano la presenza di diverse origini sia europee che del Medio Oriente. Vediamo il mercato di Bergamo per il prodotto alla rinfusa in sacchi: Francia (0,60), Germania (0,50), Olanda (0,70), Italia (1 euro).
A Firenze si vendono le novelle dall'Egitto i sacchi tra 0,80/1 euro. Si scende a 0,50 con la Germania, 0,80 con Olanda e 1 euro con l'origine italiana. A Treviso le novelle da Cipro raggiungono anche 1,25 euro il chilo.