Ingrosso

07 ottobre 2025

Dai mercati: finocchi, broccoli e cavolfiori a prezzi alti

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I primi agrumi italiani stentano, non sono ancora pronti, si vendono quelli di oltremare grazie ad un buon prezzo per i consumatori e una buona qualità. Prezzi alti per alcuni ortaggi. Il finocchio extra arrivano a sfiorare i 3 euro il chilo, sui 2,50 il broccolo pugliese e supera talvolta i 2 euro il cavolfiore. Si vende bene l'uva che tiene i prezzi. Si vedono le prime quote di carciofi dalla Sardegna. 

Questa una sintesi sull'andamento dei prodotti ortofrutticoli nei mercati all'ingrosso italiani. Myfruit.it ha contattato i grossisti di Padova con Roberto Boscolo e di Genova con Marina Saulle. Non mancano riflessioni sui prezzi sostenuti che riducono le quantità dei prodotti comprati.  

A Padova: bene caco e le uve di buona qualità 

Roberto Boscolo, imprenditore ortofrutticolo del mercato all’ingrosso di Padova e presidente locale di Fedagro, segnala in questo passaggio di stagione "un buon movimento per i cachi e una buona richiesta per l’uva, in particolare quella di buona qualità che oscilla tra 2 e i 2,50 euro il chilo e quella senza semi dai 2,50 a salire. Nell'andamento generale il mercato è statico.  

Alle stelle il broccolo pugliese e sostenuto il cavolfiore 

Sul fronte delle verdure: "E' sostenuto il prezzo del broccolo pugliese che si attesta sui 2,50 euro, mentre il cavolfiore tiene bene tra 1,80 e 2 euro. C'è anche prodotto  locale. Le melanzane siciliane di nuova raccolta, si vendono tra 1,50 e 1,80 euro". 

Le castagne tirano, si vendono gli agrumi di oltremare 

"Cresce il consumo di castagne, ma soprattutto per consumo fresco e non per essere venduta cotta nei mercatini. Sul fronte degli abbiamo il primo mandarancio pugliese m non è ancora pronto, si vede il prodotto d'oltremare come come il Tango Gold o il Nadorcott  che hanno prezzi buoni e un buon gradimento: siamo tra 1,50 e 1,80 euro il chilo. 

A Genova finocchi extra sfiorano i 3 euro 

Marina Saulle, imprenditrice del mercato ortofrutticolo di Genova, descrive una situazione complessa dove incidono da diversi fattori. 

"Noi vendiamo, non mi lamento, ma le dinamiche sono lente. Faccio fatica a descrivere un prodotto che arriva, scarico e vendo entro la giornata. Incidono i prezzi alti di alcuni prodotti che di conseguenza le famiglie acquistano in quantità minori e non c'è più la casalinga che sceglieva il cespo di insalata, ora si preferisce per comodità la busta già pronta". 

Si spende di più ma si vuole di più: "Faccio l'esempio dei finocchi che scarseggiano e si vendono a 2,80/3 euro il chilo. Solo che chi prendeva 20 ora prende 10. Ho anche prodotto da 2 o 1,50 euro ma le persone cercano il prodotto migliore, non tutte, ma in tante, sono disposte a spendere di più ma in quantità minore. Poi oggi si è abituati alla merce bella da vedere, senza difetti, alcuni prodotti non si possono più vendere. Con il pomodoro di Riviera colpito dal sole ci ho perso tantissimo". 

C'è una tendenza ormai acquisita all'estetica che lascia fuori alcuni prodotti e i prezzi restano sostenuti. "Incide tantissimo il clima che provoca dei danni importanti, più l'aumento di tante spese, penso alla bolletta energetica, per esempio. Uno dei rimedi sarebbe l'orario più diurno che ci permetterebbe di vivere meglio e di risparmiare sui costi". 

Le quotazioni delle uve al mercato di Verona 

Al mercato all’ingrosso di Torino, l’uva da tavola si presenta con un’offerta ampia e diversificata, sia per varietà che per provenienza e categoria commerciale. Le quotazioni riflettono la qualità e la pezzatura, con oscillazioni che rispecchiano la domanda e la disponibilità stagionale.

La bianca seedless confezionata in cartoni, categoria 1, si attesta su valori interessanti: tra 2 e 2,5 euro il chilo. L'Italia confezionata in cestini, mostra una forbice più ampia: la categoria 2 si colloca tra 0,9 e 1,1 euro, mentre la categoria 1 sale a 1,3-1,5 euro. La selezione extra torna sui livelli alti con prezzi tra 2 e 2,5 euro.

La Pizzutella, proveniente dalla Puglia, si distingue per una gamma di quotazioni che va da 0,9 euro per la categoria 2 fino a 2 euro per la categoria extra in cestini. La categoria 1 si posiziona a metà strada, con una media di 1,5 euro.

La Fragola confezionata in cestini e di categoria 1 registra prezzi tra 2 e 2,2 euro. La Michele Palieri mostra una forte variabilità: la categoria 2 si ferma a 0,9 euro, mentre la categoria extra raggiunge i 2,2 euro. La categoria 1, in cestini, si colloca tra 1,5 e 1,7 euro. Infine la rosata senza semi oscilla sui 2 euro il chilo. 

Nel complesso, il listino evidenzia una buona tenuta dei prezzi per le varietà premium e una maggiore accessibilità per le categorie inferiori, offrendo agli operatori una gamma ampia per soddisfare diverse fasce di consumo.

In calo del 20% i fichidindia 

Secondo le rilevazioni di Bmti - un servizio della camera di commercio -  i prezzi all’ingrosso dei fichidindia registrano un calo del 21,8% rispetto allo scorso anno. Vediamo le quotazioni al mercato di Verona: i Bastardoni arrivano a 1,30 euro/kg e  fino a 2,50 euro/kg per i 12 pezzi, i frutti di calibro più grande.  Sempre dalla Sicilia le ultime pesche tardive che raggiungono 1,80 euro il chilo. 

Il pomodoro grappolo da Olanda e Sicilia

Il pomodoro a grappolo è presente con origine olandese e siciliana/nazionale con quotazioni simili: da 1,50 a 1,70 euro il chilo. Il Datterino supera anche i 3 euro il chilo. Il Cuore di Bue oscilla da sotto l'euro per la seconda categoria fino a sopra i 2 euro per la qualità extra. 

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