30 giugno 2022

Consumi e Gdo, continua il trend positivo per i discount

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Secondo i dati NielsenIq su “Lo stato del largo consumo in Italia” (lo scenario dei consumi delle famiglie italiane fotografato ogni mese), a maggio 2022 il fatturato della distribuzione totale Italia è pari a 9.179 miliardi e ha avuto un andamento positivo (+5,2%) rispetto a maggio 2021.

Italiani cauti

Si conferma dunque la tenuta del comparto, che aveva rilevato durante la pandemia del 2020 una forte crescita e un 2021 stabile, e che nei primi mesi del 2022 cresce prevalentemente in funzione dell’inflazione e in parte anche per i volumi. Gli italiani restano cauti, pur in presenza di segnali di ritorno dei consumi fuori casa ai livelli del 2019.

L’inflazione teorica – stesso paniere e stessi volumi dell’anno precedente – nel largo consumo confezionato (lcc), ovvero il settore di mercato che comprende tutti i beni di consumo primario e i prodotti confezionati dall’industria, al momento si attesta intorno al +6,5%, ma le variazioni della scelta di prodotti nel carrello e di preferenza di canale di acquisto, analizzati da NielsenIq, riducono l’impatto dell’1,1% portando le variazioni reali dei prezzi al 5,4 per cento. Dato in linea con la situazione di aprile, che registrava un +5,5 per cento.

Crescono i discount

Crescono dunque maggiormente (anche per una maggiore inflazione), rispetto lo stesso periodo del 2021 i discount (+9,6%). Gli ottimi risultati del canale anche a perimetro costante, cioè escludendo le nuove aperture, permettono quasi a tutte le insegne di inaugurare nuovi punti di vendita.

A maggio NielsenIq registra la percentuale delle vendite in promozione (totale Italia) su un livello inferiore rispetto allo stesso periodo del 2021 (22,8%, -2,2 pp), dovuto alla riduzione del numero di articoli in promozione e alla minor profondità dello sconto.

Bene la marca del distributore

Infine il consumo di prodotti a marchio del distributore raggiunge a maggio il 21% del lcc nel perimetro iper, super e liberi servizi (i supermercati di metratura minore) e si attesta al 30,1% sul totale Italia inclusi i discount. In pratica quasi un acquisto su tre è a marchio del distributore, consolidando una crescita progressiva stabile nel tempo, confermandosi come valido strumento per combattere l’inflazione.

Cosa mettono gli italiani nel carrello?

Per quanto riguarda i consumi, complessivamente i dati di NielsenIq evidenziano le seguenti tendenze: fresco (+4,9%), largo consumo confezionato (lcc) (+5,7%) mentre il comparto no food aumenta del +2,7 per cento.

Il fresco è in crescita nella maggior parte dei canali distributivi, con libero servizio (+0,5%) e discount (+9%) che registrano rispettivamente le tendenze peggiori e migliori. Complessivamente le categorie più dinamiche sono state macelleria & pollame (+6,8%) e pane, pasticceria, pasta (+10,7%), mentre è continuo il calo della pescheria (-11,7%).

Per quanto riguarda i soli prodotti confezionati, l'andamento analizzato da NielsenIq a valore nel mese di maggio è cresciuto del +6,0% (+0,5% a volume). Tra le aree di prodotto la crescita nel mese di maggio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è stata significativa nei prodotti per la cura della persona e per gli animali domestici, rispettivamente a +9,4% e +9,1 per cento.

A livello di prodotto guidano la classifica dei top ten il dessert fresco, l’olio di semi di girasole e gli integratori dietetici.

Fonte: NielsenIq

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