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12 marzo 2025

Conferenza economica Cia: pace, coesione e export

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In occasione della X Conferenza economica, la Cia-Agricoltori Italiani ha lanciato un forte appello per un'Europa più unita e incisiva, capace di affrontare le sfide globali e di valorizzare il ruolo strategico dell'agricoltura.

L'organizzazione ha ribadito il suo impegno europeista, aderendo alla manifestazione "Una piazza per l'Europa" e riunendo i suoi delegati per discutere del futuro del settore.

Un'Europa di pace e coesione

Il presidente nazionale della Cia, Cristiano Fini, ha sottolineato la necessità di un'Europa che "faccia l'Europa", rispettando i suoi principi fondativi di pace e stabilità. "Vogliamo che si risvegli, negli Stati membri, lo spirito del progetto comunitario per la coesione e la democrazia", ha affermato Fini, chiedendo un'Europa che ragioni da superpotenza, rafforzi la sua economia e si impegni per la sicurezza alimentare globale.

La Cia ha anche chiesto una riforma dei trattati europei, per superare il potere di veto dei singoli Stati e rafforzare il ruolo del Parlamento. Sul fronte internazionale, l'organizzazione ha condannato le guerre e il terrorismo, chiedendo una soluzione pacifica dei conflitti e una gestione unitaria delle migrazioni.

Sicurezza alimentare e made in Italy

L'agricoltura italiana rappresenta una risorsa fondamentale per il futuro, ma è minacciata dall'instabilità europea e dalla carenza di risorse. "Occorre una maggiore consapevolezza condivisa tra gli Stati membri, a riconoscimento del valore aggiunto di ciascun Paese", ha detto Fini, sottolineando la necessità di una Pac che sostenga chi vive di agricoltura e di investimenti per la sostenibilità e la competitività del settore.

Intanto, il presidente dell'Ice, Matteo Zoppas, ospite alla conferenza, ha confermato il forte interesse  per i prodotti made in Italy, con un export agroalimentare che ha superato i 69 miliardi  nel 2024. "Nel mondo c'è una forte voglia di prodotti made in Italy", ha detto Zoppas, citando il successo delle esportazioni di vino, olio, formaggi, cioccolato, caffè e ortofrutta.

Le sfide future

La Cia ha chiesto al governo italiano di sostenere un modello agricolo più forte, capace di garantire redditività agli agricoltori, tutelare i consumatori e rispettare l'ambiente. Tra le priorità, la redistribuzione del reddito lungo la filiera, la semplificazione burocratica, il rilancio delle aree interne e il ricambio generazionale nei campi.

"Sebbene il nostro Paese abbia registrato nel 2024 un valore aggiunto agricolo oltre la media Ue, abbiamo dovuto fare i conti con il drastico calo produttivo dei cereali, con le perdite della zootecnia, con le minacce reputazionali sul vino, con la riduzione quantitativa dell'olio d'oliva e altre produzioni tipiche del made in Italy", ha detto Fini, ribadendo la necessità di un'Europa che ascolti di più la voce degli agricoltori.

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