Reparto ortofrutta

26 settembre 2024

Carrefour, nuovi accordi di filiera per l’ortofrutta

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Tre produttori di pomodoro per la linea "Filiera Qualità" e quattro di biologico per la linea Bio

L’ortofrutta è stata la vera protagonista dei nuovi accordi presentati da Carrefour a Milano durante la prima giornata del suo Salone, giunto ormai alla sua nona edizione e diventato un tradizionale appuntamento nel quale il player francese comunica e presenta le sue novità.

Pomodoro, “un accordo storico” 

Non trattiene l’euforia Joseph Fortunato, direttore dell'omonima azienda siciliana Fortunato Srl con sede a Pachino (Siracusa), nel raccontare l’accordo che la sua azienda, insieme a quelle di Colledoro e Libretti, anch’esse siciliane rispettivamente di Ispica e Vittoria, in provincia di Ragusa, hanno raggiunto con Carrefour per fornire i loro pomodori all’interno della linea di prodotti a marchio denominati “Filiera Qualità”, che raduna  circa 8500 prodotti.   

Secondo Fortunato, “per la prima volta un gruppo di produttori e un importante cliente della Gdo hanno ricercato un accordo di fornitura partendo dall'analisi dei costi industriali e dalla ricerca delle cultivar più appropriate per il periodo e territorio di coltivazione”. 

Per l’imprenditore siciliano, tra le tante novità di questo accordo, anche l’aver stabilito “un prezzo di cessione equo per tutta la campagna produttiva che va più o meno da ottobre a giugno” e che consente ai produttori “di lavorare con la certezza di avere un compenso fisso e dignitoso rimanendo estranei dalle fluttuazioni di mercato soggette alla stagionalità, alle mutazioni climatiche e agli effetti dei mercati esteri, mentre anche il cliente sa di poter gestire l'intera campagna mixando il prezzo di vendita secondo le necessità di mercato”. 

Un accordo vincente per entrambe le parti, quindi, che dovrebbe consentire ai produttori di gestire al meglio la produzione, sapendo di aver ceduto una parte di prodotto e senza dove intavolare estenuanti trattative, e a Carrefour di di essere certo di avere i pomodori, senza speculazioni quando c’è carenza.

Biologico, “bisogna dare a tutti i consumatori la possibilità di sceglierlo”

L’altro accordo annunciato da Carrefour riguarda anche i prodotti biologici, in particolare quelli dei reparti del fresco, sui quali l’azienda punta da tempo, ma che in questo momento dà l’impressione di vole rilanciare ulteriormente. I firmatari dell’accordo del mondo ortofrutticolo sono ancora Colledoro, Melinda, storico marchio protagonista della melicoltura trentina, Canova, società commerciale che distribuisce i prodotti bio di Apofruit, e Brio Spa, che invece commercializza il biologico di Agrintesa.  

Martino Benzoni, consigliere e produttore di Canova, ha sottolineato la centralità del biologico per Apofruit, che rappresenta il 30% del fatturato complessivo e la possibilità di fornire prodotto per 365 giorni l’anno. “Bisogna che tutti insieme portiamo avanti il prodotto biologico che oggi è davanti a sfide epocali, perché è quello che crediamo il più naturale e salutare per l'ambiente e per il consumatore”. 

Secondo Alessandro Staniola, responsabile commerciale di Brio Spa, Carrefour rappresenta una delle catene più importanti della Gdo che sta ancora investendo sul biologico, cercando “di togliere questo segmento dal ghetto nel quale solitamente è posizionato nei punti di vendita”.

L’obiettivo, secondo il manager, è quello di cercare di mettere tutti i consumatori nelle condizioni di poter scegliere anche i prodotti biologici. “Ovviamente dall'altra parte noi produttori e confezionatori dobbiamo fare la nostra parte. Come? Dobbiamo sgrammare il prodotto, eliminare tutti quei costi di filiera che oggi purtroppo ci sono, per dare la possibilità a chi non se lo può permettere di consumare biologico. È un percorso non facile, lo capiamo, ma noi ci stiamo investendo”.

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