Ingrosso

07 febbraio 2025

Caat: anche il Comune chiede orari più umani

507

Eccetto il Car di Roma più alcuni minori - come quello di Camaiore in Toscana - la vita dei grossisti italiani è al buio. Se ne parla spesso, a Firenze si era quasi pronto alla sperimentazione, ma i progetti si arenano e si continua a lavorare di notte. Un passo decisivo, ma non definitivo, a Torino. Nel capoluogo piemontese il tema è molto sensibile, sono ben 10mila i lavoratori interessati al lavoro notturno, e ha provocato l'intervento del Comune. Il Consiglio comunale, con due mozioni, ha chiesto il cambio di orario per umanizzare questo lavoro decisamente usurante. 

Mancano persone disposte a lavorare di notte

La notizia è rilevante ed è stata diffusa dai canali istituzionali del consiglio comunale. Le due mozioni (una a firma Pierlucio Firrao e una a prima firma Pietro Tuttolomondo) chiedono il cambio di orario del Caat.

Vediamo cosa dicono nel concreto. La mozione Firrao evidenzia che l’orario "non garantisca una qualità della vita accettabile per le persone che vi lavorano, crei notevole difficoltà nel reperire personale, considerando anche le difficoltà nel raggiungere il Caat di notte con il trasporto pubblico locale. Per questo, impegna l’amministrazione ad aprire un tavolo di lavoro con i rappresentanti degli stakeholder coinvolti con connessa audizione in commissione per una valutazione di cambio di orario del Caat".

Una sperimentazione per individuare le soluzioni idonee al lavoro diurno

La mozione Tuttolomondo sottolinea che il tavolo "dovrà dar vita ad una concertazione con tutti gli stakeholder della filiera lavorativa al fine di avviare una sperimentazione, attraverso un cronoprogramma che prosegua il confronto già in essere con le associazioni di categoria utile per identificare possibili strategie organizzative di un’articolazione oraria di lavoro diversa dall’attuale".

La politica si è mossa, ma da tempo al Caat, diretto da Gianluca Cornelio Meglio, si lavora per coinvolgere gli operatori sul tema. In prima fila Stefano Cavaglià, rappresentante dei grossisti aderenti a Fedagro - Confcommercio e tutti i rappresentati del mercato. Coloro che poi dovranno decidere concretamente - la scelta spetta al Cda del mercato - se rivoluzionare gli orari e i tempi di lavoro dei grossisti. 

Potrebbe interessarti anche