Biologico

20 giugno 2025

Almaverde Bio: 25 anni e un "atto d'amore" per il biologico

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Oggi, a Cesenatico Almaverde Bio festeggia i suoi primi 25 anni. L'evento riunisce istituzioni, soci, produttori e media in un'occasione unica per ripercorrere e approfondire il percorso del biologico italiano, celebrando un quarto di secolo di impegno e innovazione.

Il percorso di un pioniere del biologico

Almaverde Bio rappresenta una storia di successo nata in Romagna e sviluppata con determinazione e passione nel corso di 25 anni. La sua fondazione si basa su una visione lungimirante che ha saputo unire il mondo delle istituzioni, le imprese e la ricerca scientifica. 

E, infatti, Giorgio Celli, entomologo dell’Alma Mater Università di Bologna, ha contribuito con le basi scientifiche, Apofruit Cooperativa ha consolidato la base produttiva ortofrutticola, mentre la Regione Emilia-Romagna ha supportato attivamente il processo di cambiamento. 

Da questa sinergia è nata Cà Nova, società di Apofruit specializzata in ortofrutta biologica, che ha subito adottato una chiara politica di marca. Almaverde Bio è oggi il marchio dell'omonima Società Consortile, che associa imprese specializzate nei vari segmenti di filiera, dall’ortofrutta fresca, di IV gamma e secca (con Cà Nova), ai trasformati di frutta e verdura e surgelati (Fruttagel), ai prodotti ittici (Circeo Pesca), alle uova (Eurovo), alle farine (Molino Spadoni), fino alle polpe, omogeneizzati di frutta e gastronomia vegetale (Futura).

"Il consumatore di biologico cerca un prodotto sano e sicuro, ma anche sorprendente, gustoso e innovativo", sottolinea il presidente Ernesto Fornari ricordando come l’innovazione di prodotto sia stata una chiave strategica vincente nel corso di questi anni. 

Numeri che cantano, notorietà che rassicura

I numeri confermano questa direzione: Almaverde Bio registra un fatturato 2024 di 37,5 milioni, con un'importante crescita dell'8,7% rispetto al 2023, e le prime valutazioni del 2025 mostrano segnali altrettanto positivi. 

Fondamentali sono anche i dati sulla notorietà del marchio, rilevati da Havas Media Network Research, che attestano Almaverde Bio come un brand italiano riconosciuto dalla maggioranza dei consumatori per qualità, attenzione all'ambiente e al territorio

La notorietà top of mind del brand raggiunge il 9%, quella spontanea il 16% e quella sollecitata un significativo 83%. 

"Almaverde Bio nasce da una visione lungimirante - dice Fornari che ha saputo promuovere l’innovazione nella produzione biologica e creare sinergie tra imprese italiane. Oggi è un marchio noto e rassicurante, che offre una risposta concreta alla richiesta di gusto, sostenibilità, sicurezza e qualità da parte dei consumatori".

Il biologico come "atto d'amore" 

L’intervento del direttore di Almaverde Bio, Paolo Pari, illustrerà l’evoluzione della comunicazione del brand attraverso campagne pubblicitarie televisive creative e strategie mirate, preparando il terreno per un momento centrale della serata: il dialogo sul biologico con Giovanni Storti e i vertici dell’azienda.

"Il biologico non è solo un’etichetta, è un atto d’amore verso la terra, verso chi la coltiva e verso noi stessi", sostiene Storti.

E, in effetti, "dietro ogni prodotto Almaverde Bio ci sono storie di persone, di rispetto per la biodiversità, di scelte consapevoli e coraggiose. È importante sapere che c’è chi lavora ogni giorno per proteggere il suolo, gli insetti impollinatori, la fertilità naturale. E se possiamo scegliere, scegliamo di volerci bene".

Riconoscimenti e orizzonti futuri

Un momento significativo della serata è dedicato alle premiazioni: sei figure che hanno contribuito al successo di Almaverde Bio saliranno sul palco, accolte da Stanislao Fabbrino, presidente di Fruttagel e vicepresidente di Almaverde Bio, il quale evidenzia "l’importanza di aver creduto fin dall’inizio in un progetto tanto innovativo quanto necessario". 

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