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Packaging e Tecnologie

Si studia la super arancia rossa

Per Gerardo Diana, presidente del Consorzio arancia rossa di Sicilia Igp, partner del progetto, i risultati sono buoni

Super come superfood grazie alle proprietà salutistiche, super come super-resistente ai patogeni. Stiano parlando dell’arancia rossa siciliana al centro del programma di ricerca e innovazione Novarancia che si nutre dell’esperienza maturata dagli agronomi negli agrumeti del Sudafrica.

Resistente e resiliente

Buone senza dubbio, rinomate ed uniche senz’altro ma le arance rosse siciliane possono migliorare e adattarsi alle molteplici esigenze del mercato. Grazie anche al progetto Novarancia, finanziato con i fondi del Psr Sicilia 2014-2022, si vogliono potenziare le difese naturali del frutto all’aggressione degli agenti patogeni. In questo modo si può raggiungere l’obiettivo di raccogliere un prodotto con maggiore omogeneità e che così assicura una maggiore competitività in un mercato sempre più globale e senza frontiere.

Gerardo Diana: “Ripiantati 35mila ettari”

Myfruit.it ha chiesto più informazioni sul progetto a uno dei partner principali: il Consorzio arancia rossa di Sicilia Igp attraverso il suo presidente, Gerardo Diana. “Novarancia è un progetto innovativo, molto interessante e siamo fieri di esserne partner. Per noi del consorzio è fondamentale puntare sull’innovazione e accogliamo con ottimismo la sperimentazione di questa nuova tecnica che permette di ottenere quattro gemme da una marza”.

Il presidente ricorda i problemi in campo a combattere le malattie: “Dobbiamo continuare a innovare e a stare in guardia perché il  virus Tristeza  è stato il nostro cigno nero. Un evento terribile da cui stiamo uscendo grazie al sacrificio, al lavoro e alla volontà di non arrendersi. Nel momento peggiore siamo però riusciti a fare di questa sventura  una opportunità di rinnovamento. Stimiamo che  siano stati già ripiantati 35mila ettari di agrumeto e ne dovremmo ripiantare altri 50mila. Abbiamo cercato di andare su varietà più pigmentate, che resistano meglio allo stress causato dal trasporto e che possono avere una shelf life più lunga“.

Quando la ricerca da buoni risultati e risolve problemi: “Ringrazio Antonino Catara, Cinzia Oliveri e tutti i ricercatori  parte attiva del progetto Novarancia. Non sono saluti di circostanza,  ma dovuti per l’impegno, la professionalità e l’ottimo lavoro di squadra svolto”.

Il confronto con il Sudafrica

Il gruppo di ricerca ha potuto avvalersi degli studi avanzati e dei relativi risultati ottenuti dalla ricerca di Hans J. Maree e di Rachelle Bester, ricercatori al Citrus research international e all’università di Stellenbosch del Sudafrica. In particolare come ottenere materiale di propagazione idoneo e immune da patogeni. C’è da lavorare per migliorare il settore così importante: le arance a polpa rossa contribuiscono  per il 70% alla produzione siciliana delle arance.

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