Gli ultimi dati sul consumo di frutta e verdura tra bambini e adolescenti in Italia non inducono all’ottimismo. E non è la prima volta d’altronde. Secondo i dati di Ipsos elaborati per Save The Children solo il 35% dichiara di mangiare frutta e verdura ad ogni pasto. Addirittura sale il dato di chi ammette di non consumare mai ortofrutta o di farlo al massimo due volte a settimana: dal 25% al 31%. Anche uno dei più grandi studi condotti dall’Unione Europea (l’IDEFICS study pubblicato nel luglio 2014) su un campione di 16.220 bambini dai 2 ai 10 anni ripartiti tra Belgio, Cipro, Estonia, Germania, Ungheria, Italia, Spagna e Svezia, ha rilevato due dati preoccupanti: i bambini italiani sono i più obesi e in sovrappeso del campione preso in esame e i peggiori consumatori di verdure in quantità. In Italia infatti oltre il 20% dei bambini è in sovrappeso e l’11% addirittura obeso.
Massimo Brusaporci, direttore di Alimos-Alimenta la Salute, la cooperativa che coordina il progetto Fruitylife “Frutta e verdura, sana e sicura” istituito per la promozione del consumo di ortofrutta comunitaria, oltre a ribadire la salubrità di una corretta dieta che includa frutta e verdura, sottolinea l’importanza della stagionalità per la cura del proprio corpo, ma non solo. “Frutta e verdura di stagione, non solo fanno bene alla salute dei bambini, ma anche al portafoglio dei genitori. I loro prezzi al chilo sono enormemente più bassi delle classiche merendine confezionate”.
Positivo il recente protocollo d’intesa firmato dai 20 assessori regionali all’agricoltura sui distributori automatici presenti nelle scuole: non potranno, infatti, più erogare “cibo spazzatura”. Spazio quindi per frutta e verdura, fresca o disidratata, tal quale o di IV gamma. “Fruitylife trova questa iniziativa in linea con la propria campagna per la promozione del consumo di frutta e verdura – continua Brusaporci – consumo che è alla base di una corretta alimentazione e premessa irrinunciabile per il benessere di tutti, grandi e piccini. Con il progetto Fruitylife sosteniamo l’importanza di una dieta varia e di una nutrizione bilanciata, che tiene conto della stagionalità dei prodotti ortofrutticoli”.
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