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Ingrosso

Dai mercati: crollo fragole a 3 euro, alcuni ortaggi a pochi cent

Asparagi selvatici a 15 euro, tengono le arance e le mele. Non si coltivano grandi aspettative sulla Pasqua

Le fragole non sono più primizie e da prodotto di stagione si vendono in media poco più di 3 euro il kg, fatta eccezione per l’extra che può superare i 5 euro. Prezzi bassi anche per carciofi, cavolfiori e anche le zucchine che in alcuni mercati si vendono a pochi cent. Continua la poca attrattiva dei limoni, in Sardegna il prodotto locale si vendono a soli 60 cent e non si importano per la poca domanda. Le arance tengono il prezzo soprattutto le varietà più pregiate del Tarocco mentre dalla Spagna arriva il Navel e dall’Egitto la varietà Valencia.

A Pescara crollo dei prezzi: fragole in media a 3,50 euro, giù gli ortaggi

L’imprenditore Piero Galasso, presidente Fedagro Pescara, per myfruit.it ha colto la dinamica dei prezzi: “Erano sostenuti fino a 10 giorni fa, ora sono crollati. Sono basse le quotazioni di fragole, fave  ovvero le  primizie ora sono prodotti di stagioni e a un prezzo decisamente inferiore alla media di stagione. La Candonga, la Sabrosa possono oscillare dai 4 ai 6 euro il kg, ma le altre varietà massimo  quotano 3,50 euro. Partono con prezzo ridotto anche  asparagi locali e  patate siciliane. Sono già scese le verdure, con prezzi bassi per cavolfiori a 70 cent come  le verze, tengono le cime di rapa da foggiano e barese  a 1,80/2 euro il chilo.  Le zucchine siciliane sono sotto l’euro”.   E la Pasqua? “Cade troppo presto”.

Arance:  “Gran differenza di prezzo tra Ippolito e il Tarocco comune”

Galasso sugli agrumi parla di “poca fortuna. Si sono vendute le arance Tarocco Ippolito e  Lempso che hanno sostituito  il Gallo  che quota o a prezzi inferiori rispetto alle nuove varietà colorate e  gustose.  Il calibro  6  Ippolito supera i 2 euro, il Gallo quota meno e si vende poco. Anche sui calibri piccoli come il 10 l’Ippolito tiene a 1,30/1,40 euro il kg, il Tarocco normale si ferma a 0,70/0,80 euro e con poca richiesta”.

Quadro mele? “Mantengono sempre le stesse quotazioni. Partite alte, rimaste alte. Le commerciali  alla rinfusa in bins, la Golden per esempio 1, 20 euro.  Le pere hanno visto prezzi altissimi per il prodotto italiano, si stanno vendendo le Conference e la Decana  dall’Olanda. Asparagi  locali da 5/a 5,50 euro ma si vendono con difficoltà”. Si spera in una svolta: “In una vera primavera e la ripresa dei consumi”.

In Sardegna asparagi selvatici a 15 euro, carciofi da 0,15 a 0,80

Cenzo Pisano, presidente Fedagro per il mercato della Sardegna, sottolinea da Sestu, a pochi chilometri da Cagliari,  una Pasqua difficile. “Arriva tardi e questo frena il turismo e i consumi”. Un fenomeno che colpisce una regione che punta tanto sul volano dei vacanzieri.  Vediamo i prodotti. “Gli asparagi selvatici con le ultime piogge sono ben presenti e quotano intorno a 15 euro il kg. I coltivati hanno poco spazio in Sardegna, spesso sono di importazione, e quotano sui 9/10 euro il kg. Le zucchine sui 0,70/0,80 euro, carciofi  da 0,15 a 0,80″. Un gran divario, “sono a fine campagna”.

Fragole locali sostenute: fino a 12 euro la cassettina, limoni a 60 cent

Sulle fragole c’è prodotto locale da Arborea, capitale sarda delle fragole, che quota “anche 10/12 euro la cassettina da 1,3/1,5 kg – spiega il presidente Pisano -. Poi prodotto veneto a 6/7 euro per  2 kg”. Arance? “Sempre prodotto locale a  0,70/0,80 euro,  mandarini tardivi siciliani quotano  intorno a 1,20/1,30 euro e si stanno vendicchiando. I limoni sono sardi ma quotano solo 0,60 euro e non si vendono, non c’è neanche importazione per mancanza di domanda”.

A Bari poco movimento, finocchi a 50 cent e zucchine da 40 a 60

Il presidente di Fedagro Bari, Pino Lucatorto, registra una situazione di stasi nelle dinamiche di mercato. “Pochi movimenti, si vive in una situazione di attesa, in attesa qualcosa cambi”. Il pensiero non può che andare anche al trasloco, purtroppo senza data, al nuovo mercato che resta chiuso. E poco si sa degli investimenti concessi dal Pnrr.

I prodotti? “Gli agrumi sono locali e quotano 0,80/0,90 euro il kg, i mandarini marzaioli  a 1/1,20 euro il kg. Le fragole  sono lucane e quotano 3/4 euro il kg, i finocchi si fermano a 50 cent. Meglio i  pomodori con Ciliegino  a 2,20/2,50,  Grappolo 1,50/1,70,  datterino 2,50 euro il chilo. Le zucchine siciliane a 0,40/0,60 euro il kg e stanno salendo, la settimana scorsa quotavano meno”.

Gli agrumi nei mercati: Tarocco tiene il prezzo, Navel da Spagna, Valencia da Egitto

Capitolo agrumi. Le arance Tarocco siciliane tengono il prezzo, i calibri più piccoli come il 10 e il 9 destinati alle spremute quotano da 50 cent a 1 euro il kg secondo i mercati. Già con l’8 si supera spesso l’euro a Torino (1,20), Verona (1,10), Padova (1,15) mentre con il 6 si salta anche oltre un 1,50 euro: Firenze (1,80); Cesena (1,50), Bologna (1,90). Infine con il 4 si superano spesso i 2 euro: Verona (2), Torino (2), Rimini (2,40), Firenze (2,50), Napoli (1,75).

Non manca il prodotto egiziano con la varietà Valencia con il calibro 6 che si vende sotto l’euro: Verona (0,73 euro), Torino (0,75), Rimini (0,85), Napoli (0,75). Dalla Spagna il Lane Late sempre calibro 6 che registra quotazioni medie da 0,80 a 1,10 euro conforme alla qualità. A Parma e Padova 1 euro il kg, a Caserta 0.80 e a Napolo 0,85 euro.

Clementine tardive fino ai 3 euro con l’Orri israeliano, limoni da 70 cent

Non mancano le clementine ma questo settore è soprattutto a regia spagnola e israeliana. Da quest’ultimo Paese la varietà Orri che nel calibro 1X supera abbondantemente i 2 euro il kg: Verona (1,90/3 euro), Torino (2,40/2,60), Padova 2/2,50). Il Tango dalla Spagna in media sfiora i 2 euro: Parma (1,85/2 euro), Bergamo (2/2,20).I mandarini siciliani tardivi oscillano dai 0,70 fino a 1,30 euro il kg con il calibro 2 e 1X.

Molto ampia la forbice di prezzo per i limoni con prodotto primofiore siciliano e spagnolo. Si parte anche da 70 cent per arrivare a 1,30 euro il kg. Verona (Sicilia 0,90/1,10), Torino (0,90/1,20), Padova (Sicilia 0,70/1 euro). Infine i pompelmi da Cipro (1,10/1,40 euro), Israele (1,50/1,70), Sudafrica (1,50/1,70 euro).

Il listino esotico: avocado Hass da 3,50 a 5 euro, origine Perù e Israele

L’avocado, il frutto esotico di maggior successo, quota da 3,50 a 5 euro il kg. La varietà Hass da Israele a Verona (3,50/4 euro il kg), Torino (4,50/5 euro), Rimini (4,90/5,25) e dal Perù a Parma (4,40/4,80 euro), Caserta (3,90/4 euro), Bergamo (3,70/4,50).

Capitolo ananas Gold con il 6 pezzi che oscilla per prodotto dal Costa Rica maturato in pianta da 1,20 a 1,70 il kg. Il 7 pezzi sui 4 euro, a Parma prodotto dalla Repubblica Dominicana. In aumento rispetto alle settimane scorse il frutto della passione dalla Colombia che in alcuni mercati quota fino agli 8 euro ma in media si vende dai 5 a oltre i 6 euro il kg. La papaia brasiliana quota in media sui 4 euro il chilo.

Il kiwi verde, giallo e rosso le sue quotazioni

Il kiwi verde varietà Hayward registra prodotto greco e italiano per il 120/130 grammi. A Verona il verde italiano quota 2,10 euro il kg, il greco 1,80 e lo Zespri italiano 3 euro. Prezzi simili a Torino. A Treviso: 2,90 Italia e 4 euro Zespri italiano. Il giallo oscilla dai 3 ai 5 euro e lo Zespri tocca anche i 6 euro il kg. Il rosso a Cagliari tocca gli 8 euro il kg.

Uve peruviane e sudafricane dai 4 ai 5 euro il kg

Non manca mai l’uva nei mercati. Prodotto dal Perù e sempre più da Sudafrica. La bianca senza semi quota dai 4 ai 5 euro il kg. Verona e Torino (Sudafrica 3,90), Napoli e Padova (Sudafrica 3,80). A Bologna e Firenze arriva a 5 euro. La rosata Red Globe dal Sudafrica dai 3 ai 3,50 euro il chilo.

Le quotazioni dei piccoli frutti

Il ribes rosso italiano in vaschette quota dai 15 ai 20 euro. Più alte le quotazioni dell’origine olandese con valori in aumento e fino ai 26/27 euro il kg mentre il cileno può superare abbondantemente i 30 euro il kg. Diverse le origini dei lamponi. C’è prodotto italiano che supera i 20 euro il kg, quota qualche euro in meno il prodotto dal Marocco: dai 17 ai 20 euro il kg. Infine l’origine portoghese dai 20 ai 22 euro il kg. Prodotto italiano anche per i mirtilli dove resiste quello peruviano. Ampia la forbice di prezzo: dai 14 ai 20 euro il kg. Tricolori anche le more dai 15 a oltre i 20 euro il kg, ma c’è anche prodotto messicano e portoghese oltre i 20 euro.

Pere cilene, argentine e olandesi

L’Abate Fetel  registra la presenza di prodotto dal Cile sui 2/2,50 euro il kg, ma anche dall’Argentina che supera i 3 euro. La Decana Comizio sui 2,50 euro il kg. Sempre dal sudamerica la Coscia dai 2 ai 3 euro il kg. Le mele Golden Delicious trentine Melinda Val di Non Dop (calibro 75/80) in media quotano da 1,40 a 1,80 euro il kg.

Gli ortaggi non si presentano con prezzi sostenuti

Intorno all’euro le zucchine scure (calibro 14/21) che quotano in media da 0,90 a 1,10 euro il kg. Il calibro piccolo (7/14) può arrivare a 1,50/160 euro. Infine lo zuccone destinato soprattutto all’esportazione sugli 80 cent il kg. In crescita i prezzi dei peperoni. I quadrati rossi e gialli spagnoli variano da 1,80 fino a 2,70 euro il kg. Le melanzane chiare siciliane quotano sui 2 euro il kg.

I pomodori a grappolo in media 1,50/170 euro ma in alcuni mercati si superano i 2 euro il kg. Prodotto da Spagna e Italia. I datterini sono sui 3 euro il kg, i ciliegini 2,30/2,70 euro il kg. Il Piccadilly quota sui 2 euro il kg.

Il vario listino della frutta secca: anacardi, mandorle, noci, nocciole e pistacchi

Gli anacardi alla rinfusa da Brasile e Vietnam quotano dagli 8 ai 12 euro il kg. Le arachidi egiziane Fancy in media oscillano dai 3,50 ai 4 euro il kg. Sono italiane le castagne secche, ma non c’è una presenza abbondante, quotano dai 7 ai 10 euro il kg conforme alla qualità mentre la farina dai 6 ai 7 euro.
Le mandorle californiane sgusciate alla rinfusa vanno dai 9 ai 12 euro il kg. Vediamo il prodotto extra: Verona (8/9 euro), Torino (9/10),Parma (10/11,50), Padova (7,30/7,70), Napoli (9/10).

Le noci con la varietà Lara che vede quotazioni sui 6/8 euro il kg per il prodotto italiano e dal Veneto mentre le quote francesi si vendono sui 4 euro il kg. Sui 4 euro il kg la varietà Chandler dalla Californiana. Dalla Francia la Franquette dai 4 ai 5 euro il kg.

I pistacchi sgusciati di origine californiana e iraniana vanno dai 26 ai 30 euro il chilo. Le nocciole dai 6 ai 7 euro sono di origine francese e italiana. Sui fichi secchi c’è prodotto da Grecia e Turchia con quotazioni dai 9 agli 11 euro il chilo.

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