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Ingrosso

I mercati all’ingrosso diventano post-industriali

Dal Caab di Bologna all’innovativo sito di Tainan a Taiwan progettato per diventare luogo di socializzazione e meta turistica

Non solo cemento, pilastri, capannoni anonimi. Il mercato ortofrutticolo può cambiare forma, puntare su nuove funzioni e integrarsi armonicamente con il centro urbano ed accogliere i cittadini. Non solo grossisti, fruttivendoli, ambulanti, intermediari, lavoratori. Un nuovo orizzonte sociale che si integra con la sostenibilità ovvero non più strutture energivore ma produttrici di energia pulita. Il caso più noto in Italia è il Caab di Bologna con Fico e il tetto fotovoltaico più grande d’Europa,  ma è molto interessante il progetto firmato dai progettisti olandesi dello studio Mvrdv per il mercato Tainan di Taiwan energeticamente passivo grazie anche al tetto/giardino che permette di raffrescare a costo zero.

Un mercato all’ingrosso dove si  coltiva frutta e verdura sopra il tetto

Il  mercato di Tainan  è importante hub per la catena di approvvigionamento alimentare di Tainan,  una città che supera i 760mila residenti, sta diventando una destinazione  dove incontrarsi, socializzare e ammirare il paesaggio circostante dal tetto accessibile dell’edificio. L’obiettivo è quello di farlo diventare una meta turistica.  E nei pianti dei progettisti, il committente dell’opera è l’ufficio dell’agricoltura del governo,  in futuro il tetto potrà essere ulteriormente sviluppato, con la possibilità di coltivare frutta e verdura.

Un mercato post moderno

Un’opera di architettura, ma non solo: “Rappresenta un ambizioso esperimento dove Mvrdv  reinventa la tipologia del mercato all’ingrosso – scrivono gli architetti –  una tipologia di edificio che di solito è ospitato in semplici capannoni metallici  e lo trasforma in un mix  di mercato e spazio verde pubblico. Il design interviene sull’industria alimentare e la eleva in un luogo in cui il pubblico può sperimentare il cibo e apprezzare il paesaggio”.

Il progetto comprende una  struttura aperta da quattro piani con un tetto verde ondulato che forma una serie di piccole colline. Attraverso una serie di terrazze ornate con piante e fiori colorati dal tetto si arriva a terra. Un vero e proprio percorso lungo i quattro piani dell’edificio che ospita gli uffici amministrativi del mercato e un centro espositivo dove possono essere esposti i prodotti agricoli.  Nel progetto era prevista anche l’avvio di una fattoria didattica, dove gli scolari in visita potrebbero imparare sia come viene coltivato il cibo che apprendere tutta la filiera che porta i prodotti nei loro piatti.   Poi la sostenibilità grazie al tetto che permette di  raffreddare passivamente la struttura.

Sostenibilità e differenziazione

La nuova tendenza dei mercati è quella di aprirsi ai cittadini. Oltre il caso bolognese sono diversi i mercati nazionali che aprono le loro porte in alcuni giorni la settimana ai residenti.

E sempre più il mercato viene inteso come piattaforma per l’ultimo miglio dove organizzare le consegne per la città. Si arrichiscono le funzioni per valorizzarne la centralità nella filiera alimentare. In un’ottica di sostenibilità come confermano i progetti presentati da 32 mercati per essere finanziati con i fondi e le risorse del Pnrr.

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