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Ingrosso

Dai mercati: con il caldo carciofi e verdure a pochi cent

Il clima mite fa vendere ancora le uve, ma gli operatori dell’ingrosso sperano sul freddo per gli articoli invernali

Il caldo fa consumare ancora l’uva, ma rende  difficile cuocere i carciofi o i broccoli che così hanno visto calare drasticamente  i prezzi. In alcuni mercati sono svenduti a 20 cent il chilo.  E sono basse anche le quotazioni di zucchine e pomodori dove i produttori devono fare i conti con i costi di gestione delle serre.  In  Calabria l’anno scorso i finocchi si vendevano a 2 euro il kg, ora si comprano a pochi cent. Si spera nel freddo.

Il caldo ha gelato i consumi di carciofi e broccoli, spinto l’uva

Palmino Rotundo, presidente Fedagro Catanzaro e titolare di Ortofrutta Multierre, spera nel termometro al rialzo: “Ha iniziato a nevicare nella Sila e speriamo che con il freddo le persone inizino a cuocere ovvero consumare le verdure. Finora in Calabria con 20/22 gradi non era allettante comprare carciofi, cime di rape e altre verdure“. Il segno è dato dai consumi da stagione mite: “Ho continuato a vendere l’uva che con questo clima è più piacevole da mangiare. Ora c’è prodotto conservato che vendo a 1,60 euro il kg”.  Insomma deve cambiare il tempo.

Va pure il pomodoro, ma non le zucchine. Le prime fragole calabresi

Tra gli articoli da inverno caldo che vanno c’è il pomodoro: “Lo fanno in insalata e c’è un consumo allegro ma con quotazioni ridotte come il Pixel a un euro, pensiamo poi ai finocchi che l’anno scorso quotavano fino ai 2 euro il kg mentre ora ne prendi una cassa. Le zucchine 12 mesi fa erano sui 2 euro oggi si fermano a 0,50 euro il kg e ci sono da sostenere i costi di gestione delle serre. Senza dimenticare tutti i costi energetici relativi al trasporto e alla conservazione”. I prezzi sono al ribasso.

Il mercato di Catanzaro e il box di Palmino Rotundo

Arrivano le prime fragole calabresi: “Si coltivano sia nel Tirreno che nella costa Ionica, anche la Sabrosa Candonga di ottima qualità. Abbiamo poi tutti gli agrumi della nostra regione: dalle clementine alle arance. Ma il prezzo si ferma in media a 0,50 euro il chilo”.

Clementine  sopra  l’euro e arance Tarocco anche sopra i 2 euro

Le clementine comuni alla rinfusa con foglie vedono per il calibro 3 una quotazione media sotto l’euro a Verona, Napoli, Roma, Torino mentre  si supera questa soglia a Milano, Firenze, Padova, Bolzano, Treviso, Bergamo, Piacenza e Bologna. Quotazioni più alte per l’1X che in diversi mercati supera 1,50 euro il kg come a Milano, Firenze, Treviso, Bergamo, Piacenza, Cagliari e Bologna ma in alcune piazze sta intorno all’euro o poco più sopra. Quotazioni simili per il calibro 2.

Passiamo alle arance con il calibro 8 della Navelina che quota spesso abbondantemente sotto l’euro, anche a 0,60/0,70 euro il kg. Il calibro 4 monostrato è abbondantemente sopra l’euro è può toccare 1,50 a Milano, 1,40 a Cesena, 1,25 a Treviso. In Sardegna c’è il Washington Navel locale tra 0,70 e 1 euro il kg. Il Tarocco con il calibro 9 è sotto l’euro, l’8 intorno e sopra mentre il 6 in media quota 1,50 euro il kg, infine il 4 che sfiora e supera i 2 euro a Cesena, Rimini, Milano, Firenze. I mandarini Avana siciliani sono presenti in tutti i mercati e superano l’euro e in alcuni siti come Treviso, Firenze, Milano, Bologna sono intorno a 1,50 euro.

Il limone tra Spagna e Italia a 1,30/1,40 euro il kg, bergamotto a 2 euro

Il limone primofiore vede sempre la concorrenza tra Italia e Spagna che è ben presente nei box, ma la quotazione nella gran parte dei mercati è simile ed oscilla tra 1,30 e 1,40 euro il kg a Napoli, Roma (1,20), Genova, Torino, Cagliari, Bologna, Firenze, Bergamo, Treviso, Padova e Verona. Il bergamotto calabrese è stabile con quotazioni sui 2 euro a Milano, Roma, Bologna, Padova e da 2,20 fino a 2,50 il kg nei mercati di Cesena, Napoli, Verona, Torino, Treviso, Genova, Firenze.

Kiwi:  il match tra Italia e Grecia

La varietà Hayward vede un’ampia forbice di prezzo. Vediamo il 120/130 grammi con lo Zespri  italiano che quota 3 euro a Bergamo, 3,30 a Firenze, 2,45 a Milano, 3,50 a Genova, 3,60 a Rimini, 3,50 a Torino fino ai 3,80 di Cagliari. Per il 110/120 grammi c’è la concorrenza del prodotto dalla Grecia a Bergamo (1,60) e Milano (1,90) mentre queste le quotazioni del prodotto italiano a Padova (1,45) e Cagliari (1,55) e Firenze (1,70).

Cachi italiani a fine corsa, tra 2 e 3 euro lo spagnolo Persimon.

Fine corsa per il cachi emiliano-romagnolo, quello Persimon mela spagnolo è abbondantemente sopra i 2 euro il kg ed è vicino ai 3 euro a Firenze, Cagliari, Milano, Bologna, Cesena, Rimini.

Uve ancora italiane e la  Timpson dal Sudafrica a 4 euro

Il caldo ha prolungato il consumo delle uve. C’è anche il prodotto dall’emisfero sud con la varietà Timpson dal Sudafrica che quota in media sui 4 euro il kg nei mercati di Bergamo, Bologna, Verona, Firenze. Restiamo all’estero con l’Aledo tardiva spagnola che quota in media sui 2,50 euro il kg  a Treviso, Roma, Torino, Cagliari, Cesena, Bologna, Rimini, Genova, Milano. La Bianca Italia dalla Puglia registra una forbice ampia: da 1,50 a Verona fino ai 3 euro il kg a Bologna e i 2 euro di Genova.

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