Orchidea Frutta_superbanner mobile_25-31marzo_2024
Pink Lady_top news_1mar-14apr_2024
Webinar varietale autopromo_top news tecnologie_21mar-4apr_2024
Ingrosso

Dai mercati: clementine spagnole a 2 euro, primi cachi e melagrane

Mercati. Confronto tra Torino e Genova sull'orario diurno

Sostenuti per mancanza di prodotto i prezzi delle pere. A fine campagna calano le quotazioni delle pesche. Uve in abbondanza

Arrivano le clementine spagnole a 2 euro sui mercati all’ingrosso, dove gli agrumi italiani sono comunque rappresentati con il mandarino miyagawa coltivato in Sicilia che quota la metà. Bene i primi limoni dall’isola a 2 euro, mentre restano sostenuti, pur in leggero calo, i prezzi delle pere che soffrono la mancanza di prodotto. Tanta uva, tante castagne e i primi cachi e melagrane mentre sul fronte verdure c’è gran varietà di radicchio veneto.

A Verona il pomodoro olandese costa meno dell’italiano

A Verona myfruit.it intervista Andrea Bonizzi, agronomo e responsabile qualità e listino prezzi del mercato. Iniziamo l’analisi dai prezzi delle verdure. Restano stabili. A iniziare dalle insalate come Gentile (0,50 euro) e lattuga (0,60 euro), sulle melanzane finito il prodotto locale arriva quello da Sicilia e Fondi (0,60/0,70 euro). Sui pomodori il grappolo olandese (1,20/1,30 euro) è più economico dell’italiano (1,40/1,50 euro). Tiene il prezzo di ciliegino (2,80/3 euro) e datterino (3/3,50), mentre l’ insalataro è salito di 0,20 euro e raggiunge quasi l’euro. E’ tempo di radicchio e in Veneto c’è tanta scelta e qualità. La varietà di Chioggia quota 1,20, il lungo di Treviso 1,50/2 euro e il semi lungo di Verona 2,40/2,50 euro. Sono in calo i finocchi a 1,10/1,20 dopo l’1,50 della settimana scorsa. Sui peperoni c’è più richiesta del rosso che in padella quota 1,10/1,20 euro mentre il giallo si ferma a 0,90/1 euro. Infine cetrioli e zucchine sono a  0,50 euro con origine Fondi e Sicilia.

Le pere Abate intorno ai 3 euro, in ribasso le ultime pesche

I prezzi della frutta sono stabili e con tendenza al ribasso. Restano però alte le quotazioni delle pere che soffrono la mancanza di prodotto. Si registra anche un leggero calo ma l’Abate locale (calibro 12) resta intorno ai 3 euro, i calibri minori (18 pezzi) quotano sui 2 euro. La Williams (calibro 20 pezzi) sempre 2 euro e il 16 pezzi arriva a 2,50 euro. Le pesche sono al traguardo finale e scendono di prezzo: vanno da 0,80 a 1,20/1,30 euro. Si tratta di prodotto siciliano. Calano anche i fichidindia, varietà Bastardoni, con il calibro 14 pezzi a 1,70 euro mentre il 18 scende a 0,80/1 euro.

Ferme le fragole, abbondanza di uve

Ferme le fragole con le locali a 2/3 euro e quelle dal Trentino a 3,50/4 euro. Stabili le mele come le castagne che presentano un’ampia forbice: da 2,50 a 4,50 euro conforme a pezzatura. L’ origine? Cuneo e Viterbo, quelle locali devono ancora arrivare. Sull’uva c’è abbondanza di prodotto e prezzi che oscillano da 0,80 a 1,40 euro mentre la senza semi può toccare i 2 euro. In finale anche i meloni dove c’è ancora prodotto da Mantova e locale che quota 0,70/0,80 sia il liscio sia il retato. Infine il melone francese retato da 1,50/2 euro. Sui limoni c’è sempre la presenza sudafricana che quota intorno a 1 euro mentre si vede il primo fiore Sicilia da 1,80/2 euro in doppio strato. Stabile, sempre dalla Sicilia, il miyagawa da 0,70 (calibro 3/4) a 1 euro (calibro 1X).

A Torino le prime clementine spagnole, cachi e melagrane

CAAT TORINO

CAAT Torino

Scambi abbastanza tranquilli e, quindi, non intensi a Torino, dove myfruit.it incontra Giancarlo Gianusso, agronomo dell’ufficio qualità e logistica del Caat. Nel mercato del capoluogo piemontese arrivano le prime clementine spagnole: “Un calibro 2 viene quotato 2 euro. Dall’Emilia-Romagna arrivano i cachi quotati 2/2,20 euro (24 pezzi) e 2,40/2,50 euro (18 pezzi). Le melagrane italiane in media quotano 1,50/1,80 euro.

Verso  fine campagna le nettarine: da 2 euro a salire (calibro 3A) mentre i fichidindia sono stabili a 160/1,80 euro (calibro 14). Grande abbondanza per le uve. La varietà Pizzutella di prima categoria quota 1,30/1,50 mentre l’uva bianca senza semi sale a 1,80/2 euro. Le pere? “C’è poca quantità e i prezzi sono sostenuti, con i calibri più grandi si viaggia sui 3 euro per il prodotto emiliano-romagnolo. Il limone Eureka argentino (calibro 4) quota 1,30/1,40 euro”. Infine le castagne da 3 a 5 euro secondo la pezzatura, c’è prodotto locale e da altre regione per una scelta più che ampia.

Il pomodoro ciliegino quota  2,80/3 euro mentre il grappolo olandese 1,30/1,50 euro contro la quotazione 1,20/1,40 euro del prodotto italiano. Le melanzane nere in padella sono a 1/1,20, peperoni origine Italia mono strato a 1/1,30 euro mentre le zucchine chiare con fiore 1/1,30 e le scure a più strati 0,60/0,70 euro.

(Visited 1.289 times, 1 visits today)
superbanner