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Ingrosso

Foody 2025, i grossisti avvertono: “Vietato sbagliare”

Foody2025

Partiti i cantieri, gli operatori chiedono rispetto degli orari, stop alle transazioni di estranei e una migliore viabilità

Avanti tutta con Foody 2025, ma “vietato sbagliare” (evidenziato in maiuscolo in un comunicato stampa) avvertono i grossisti milanesi. Il 90% di loro, entro il 2023,  si trasferirà negli spazi rinnovati dell’attuale area mercatale, ma “non faremo più sconti”.  E soprattutto. “Sarà bene non portarsi dietro le tante criticità nella nuova realtà mercatale“. Vediamo nel dettaglio cosa finora non è andato e non si vuole importare nella nuova sede.

Uno strappo ricucito

Iniziamo dai ringraziamenti per gli ostacoli superati in questa fase. In un comunicato firmato da Salvatore Musso, consigliere del consiglio direttivo dall’Ago (Associazione Grossisti Ortomercato-Milano),si sottolinea: “Oltre il 90% dei grossisti associati Ago ha deciso di continuare la propria attività in quello che sarà il nuovo Hub Agroalimentare di Milano. Scelta maturata nonostante un cammino travagliato in cui è stata fondamentale l’azione di ricucitura operata da Marco Barbieri, segretario generale della Confcommercio Milano, promotore di un incontro nodale con rappresentanze del Comune di Milano e di SogeMi, nonché di Acmo, associazione formata da quattro aziende, su invito di Ago — altrettanto importante il supporto di Fedagromercati nella persona del presidente Valentino Di Pisa“.
Lo strappo è stato ricucito: “I grossisti si ritengono soddisfatti dall’esito dell’avvio dell’iter di assegnazione”.

Il consiglio direttivo di Ago

Ago Milano: “Vietato sbagliare”

I contrasti sono chiariti, ma: “I grossisti sono consci che la tappa odierna è semplicemente un punto di ripartenza; le difficoltà da affrontare prima del traguardo finale saranno ancor più impegnative, ma estrema fiducia è stata riposta nel Comune di Milano, nelle istituzioni e, soprattutto, in SogeMi, al quale i grossisti non faranno più sconti se il loro impegno a far rispettare le regole non sarà determinato per la ricerca condivisa di quelle soluzioni alle tante criticità che sarà bene non portarsi dietro nella nuova realtà mercatale”.

Le cinque criticità del mercato attuale

Salvatore Musso, consigliere del consiglio direttivo Ago

Quali sono i problemi più importanti e attuali del mercato?
Il consigliere Salvatore Musso li elenca a myfruit.it: “Iniziamo dal rispetto degli orari di mercato,  per cui non si riescono a trovare delle soluzioni. L’orario di apertura è fissato alle 4,45 e alle 5 iniziano le contrattazioni che terminano alle 10. Ma non si sa come ci sono dei clienti che entrano in orari notturni e fanno acquisti in anticipo e a svantaggio dei loro colleghi, stesso discorso per alcuni grossisti che iniziano prima rispetto agli altri“.
Il secondo punto è l’extra utenza: “Gli unici operatori autorizzati a operare sono i grossisti concessionari di punti vendita e le aziende agricole del territorio autorizzate. Ma purtroppo esiste una contrattazione e uno scambio al di fuori di questi soggetti, entra della merce che non transita nei punti vendita. Usano l’area del mercato per caricare e scambiare prodotti, con un danno enorme per noi che paghiamo l’affitto e tutte le spese”.

Caos viabilità

Il terzo punto critico tocca: “La gestione della viabilità, non c’è personale e mezzi sufficienti durante la notte per monitorare e regolare la mobilità interna: dalle 24 e fino alle 6 del mattino si assiste alla presenza caotica di mezzi pesanti che ostacolano la viabilità generale”. Infine Musso segnala la precarietà: “Del manto stradale, privo di manutenzione ordinaria, solo quando si creano le voragini intervengono a coprire i buchi. C’è un costante rischio cadute della merce e di incidenti alle persone, tutti i giorni c’è l’ambulanza”.

Questi i problemi principali che non si vogliono rivivere nella nuova struttura: “Occorre la totale collaborazione tra tutti coloro che avranno un ruolo in questo impegno, che soprattutto per noi grossisti sarà oneroso sia per i costi quanto per i tempi e i tanti disagi che saremo chiamati ad affrontare”.

Il cronoprogramma

I primi lavori di Foody 2025 sono già iniziati, ma il trasferimento completo è fissato per il 2023. Ora i grossisti sono divisi nei padiglioni A, B, C, D e il trasloco sarà in due nuovi padiglioni: NPO1 e NPO2. “I primi padiglioni che si svuoteranno saranno il D e il C che si trasferiranno in NPO1 mentre dove erano sistemati verrà costruito (entro giugno del 2023) il primo segmento del NPO2 dove si trasferiranno i grossisti del padiglione B – spiega Musso -. Nel secondo semestre 2023 il terzo e ultimo passaggio con la costruzione del secondo segmento del NPO2 e conseguente trasferimento degli operatori dal padiglione A”. Un puzzle da comporre rispettando tutti i tempi e nei modi dovuti. Questa la sfida di Foody 2025.

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