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Ingrosso

Dai mercati: aumentano le vendite, peperoni alle stelle

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Rialzo continuo ma moderato per le zucchine mentre tengono bene fragole e kiwi. Primi meloni e pere Williams dall’Argentina

Le zone rosse non deprimono le vendite di ortofrutta, anzi l’arrivo della primavera scuote al rialzo, seppure moderato, gli scambi nei mercati all’ingrosso. E qui vola il peperone con le quotazioni che superano i tre euro. Il clima freddo incide anche sul prezzo delle zucchine che, seppure con ritmo felpato, guadagnano valore. I carciofi in alcune piazze tengono e sono buoni i prezzi per gli asparagi. Ma sono le fragole, anche per mancanza di prodotto, che continuano ad avere un prezzo significativo. Si vendono bene mele, pere, kiwi e aumenta la richiesta di meloni. Persiste la lamentela sulle arance per prezzo e quantità.

A Vicenza nonostante la zona rossa vendite al rialzo

mercato vicenzaNella tappa di Vicenza incontriamo Luca Zanon, presidente di Fedagro Vicenza, che dipinge una situazione migliore rispetto alle scorse settimane. “I volumi sono costanti e in leggera crescita. A causa del periodo e anche del clima freddo stanno salendo alcuni prezzi“. I peperoni? “Quelli spagnoli si trovano a partire da 3 euro per la seconda e si arriva fino ai 3,50. Il prodotto nazionale va dai 2 ai 2,80 euro”.
In rialzo anche le zucchine? “Ultimamente erano in discesa, ma già dalla settimana scorsa è iniziato un leggero ma costante rialzo del prezzo: 0,10 euro ogni tre giorni. Sono prezzi di periodo, niente di particolare. Abbiamo prodotto da Fondi. La seconda vale circa 1,40 al chilo con le zucchine nere mentre quelle bianche, qui vanno meno,  sono quotate 1,80. Con il fiore si sale e si oscilla da 2,20 a 2,30 mentre quelle di taglio piccolo vanno da 2 a 2,20 euro“.

Meno effervescente il prezzo dei pomodori

Meno effervescente il mercato dei pomodori: “Sono in leggero calo. Il grappolo nazionale vale intorno a 1,20 euro mentre le melenzane tonde 1,50/1,60 mentre la viola oscilla da 1,80 a 2 euro come per la varietà lunga”. I carciofi? “Manca il Romanesco e non si trovano i carciofini che raggiungono i 2,50 euro. La varietà Madrigal e il Violetto quotano 0,70 e il Thema dai 0,40 agli 0,50 euro. Gli asparagi vanno da 10 a 11 euro sia verdi che bianchi”.

Prezzi bassi per le arance, tengono le fragole e i kiwi

Va bene che i calibri più grandi di Tarocco hanno prezzi buoni, ma la gran quantità delle arance è quasi svenduta: “C’è prodotto che arriva dalla Basilicata abbondantemente sotto gli 0,50 euro. Mai visto prezzi così bassi. Va meglio per la merce buona ma la richiesta è limitata rispetto all’eccesso di offerta. Sono andati male, mettiamoci anche la chiusura dell’Horeca, pure i limoni che hanno ripreso a salire di recente. Oggi abbiamo l’extra La Costiera da 2,50 a 3 euro, ma anche tanto prodotto da 0,70 a 0,80″. Una conferma del successo della qualità sono le clementine estere: “Va il prodotto spagnolo e quello israeliano che con la varietà Orri è eccezionale. Il prezzo varia da 2 a 2,80 euro e c’è consumo, in linea con la stagione. I kiwi vanno da 1,50 a 2 euro, poi si sale con il prodotto griffato”.

Le fragole dai 4 ai 6 euro, dall’Argentina le pere Williams

E le fragole? “Manca prodotto e i prezzi sono significativi. La Candonga è intorno ai 5,30/ 6 euro mentre le altre sono sui 4 euro. Ci sono le prime richieste di meloni, ma fa ancora freddo. I primi prezzi sono da 2 a 2,50 euro, però la campagna deve partire. Le mele si vendono bene, le Golden in padella sono tra 1,35/1,40, quelle con brevetto proprietario che tirano di più sono la Pink Lady e la Envy. Sulle pere c’è il primo arrivo delle Williams argentine. I prezzi sono in linea con la stagione e una buona Abate va da 1,50 a 1,80″.

A Firenze un marzo più sereno con le vendite, volano i peperoni

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Al lavoro nel mercato di Firenze

Nel capoluogo toscano incontriamo Aurelio Baccini, vicepresidente nazionale Fedagro e presidente dell’associazione fiorentina, che ci offre sprazzi di luce. “A marzo abbiamo registrato un miglioramento delle vendite. Le dinamiche dei prezzi delle verdure sono al rialzo mentre si verifica un buon consumo di frutta”. Per le verdure Baccini sottolinea il cambio dei luoghi di produzione. “Spicca il prezzo dei peperoni, il prodotto estero manca e siamo intorno ai 3 euro, mentre quello italiano oscilla da 2,50 e 2,80. A breve si dovrebbe iniziare con quello olandese e si prevede una quotazione oltre i tre euro”. Crescita equilibrata per le zucchine: “Sono intorno a 1,30/1,40 euro, con il fiore si oscilla da 2,50 a 3 euro mentre le melanzane siamo intorno a 1,50 e 2 euro per viola e striata” Anche a Firenze non brillano i pomodori: “abbastanza stazionari, il grappolo da 1,30 a 1,50″.

In Toscana va il carciofo Morello locale

Sui carciofi si evidenzia la produzione locale con il Morello toscano intorno ai 0,90 mentre Violetto e Romanesco sono sui 0,50 euro. Asparagi? “Il prodotto campano è intorno ai 5 euro, quello pugliese e sardo oscilla da 7,5 a 8 euro“. Passiamo alla frutta dove persiste l‘ampia forbice del Tarocco che va da 0,70 a 1,60 anche se mancano i calibri grossi. “Per le mele il mercato è stabile, per le pere siamo al trapasso con le Williams in arrivo dall’ emisfero sud. Sulle fragole si è intorno ai 5 euro per la Candonga e sui 4 per quelle non griffate. I kiwi italiani quotano 2 euro e per i calibri grossi si arriva a 2,50″. Situazione meloni? “Quasi tutti d’importazione dal Marocco e sono intorno ai 3 euro al chilo, con il super extra che tocca i 4”.

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