La nutraceutica della frutta fa da volano e moltiplicatore di tutti i trasformati a base di vitamine. In primo piano i superfruit che nei supermercati e ipermercati hanno generato un giro d’affari che sfiora il miliardo di euro con i 3.265 prodotti analizzati dall'Osservatorio Immagino di GS1 Italy. La pubblicazione nasce dal confronto tra i prodotti della banca dati frutto del Servizio Immagino a dicembre 2024 e i prodotti in vendita nella grande distribuzione rilevati da NielsenIQ. Un campione significativo: il paniere “ha sviluppato oltre 48,7 miliardi di sell-out, pari all'82,7% di quanto venduto nel totale mercato del largo consumo in Italia da ipermercati e supermercati”.
I superfruit crescono del 6,5%
Tralasciamo tutti gli altri prodotti presenti nello studio e concentriamoci sui superfruit. Iniziamo dai dati: “Con i suoi 3.265 prodotti, questo paniere ha superato i 977 milioni di giro d’affari, evidenziando una crescita del +6,5% a valore”. Attenzione fatta eccezione per mandorla e cocco, con vendite a volume in flessione, i valori di questo gruppo sono positivi. Il buon andamento non è quindi solo un effetto del rincaro dei prezzi. Il caso dei mirtilli sempre più in ascesa dove si registra una crescita del 7,6% a valore ma pure del 2,7% a volume.
Vediamo più nel dettaglio l’analisi: “Indicatori tutti positivi per le 834 referenze accomunate dal claim mirtillo: nel 2024 hanno ottenuto un aumento del 2,7% dei volumi venduti e del 7,6% del giro d’affari, arrivato a oltre 252 milioni. La componente di offerta e quella di domanda hanno contribuito in egual misura a questo trend (rispettivamente +3,6% e +3,9%). L’analisi dell’andamento delle categorie evidenzia crescite nello yogurt (intero, funzionale e greco), nei frutti di bosco, nei biscotti integrali, nelle confetture e negli spalmabili base frutta, nella frutta secca senza guscio e nelle fette biscottate. Indice negativo, invece, per nettari, gelati multipack, yogurt magro e snack dolci”. Una fotografia molto dettagliata dell'effetto trascinamento del mirtillo.
Mango: più valore, meno volume
Sono 312 i prodotti che dichiarano la presenza di mango, e qui abbiamo luci e ombre: “Un forte incremento netto delle vendite a valore (11,5%) accompagnato da un calo dei volumi (2,6%). L’espansione del giro d’affari, arrivato a 67,4 milioni, è stata sostenuta dalla componente di offerta (+16,7%), mentre la componente di domanda è diminuita (-5,2%) anche per effetto di un cospicuo aumento dei prezzi (+14,1%). Analizzando il trend delle categorie merceologiche, spiccano i risultati positivi di energy drink, yogurt intero, altri infusi, succhi freschi, frutta disidratata, succhi freschi, sostitutivi dello yogurt, bevande base frutta, frutta di quarta gamma e frutta conservata. A penalizzare la performance complessiva di questi claim sono stati, invece, yogurt funzionale e gelati multipack”.
Anacardi: superfruit e superstar
Lo abbiamo scritto più volte del successo degli anacardi e arriva pure la conferma del traino sui trasformati. Oltre superfruit sono superstar: “Nel paniere dei superfruit i claim di maggior successo del 2024 sono quelli meno diffusi, che hanno saputo espandere le vendite con tassi a due cifre sia a volume che a valore”.
Questa l’introduzione per gli anacardi. Rappresentati in 270 referenze. “Sono arrivati a toccare i 72,5 milioni di sellout, il 17,1% in più rispetto al 2023. In volume l’aumento annuo è stato del 15,4%. La crescita degli anacardi è stata sostenuta da entrambe le componenti di mercato, in particolare dalla domanda (+14,1%) soprattutto per frutta secca sgusciata, cereali per la prima colazione, creme spalmabili dolci, yogurt bicompartimentale, sughi pronti e basi, tavolette e barrette di cioccolato, e alimentazione sportiva”.
Non può mancare l’avocado, sempre più di tendenza
Presente 12 mesi l’anno nei banchi del fresco l’avocado è una presenza costante per chi sceglie il cibo nutraceutico e segue delle diete. Un vero superfruit e sono 67 i prodotti che ne evidenziano la presenza in etichetta. “Nel 2024 hanno superato i 46 milioni di sell-out, in crescita del 12,6 % sul 2023. Anche a volume le vendite sono cresciute (+7,9%). Determinante è stato il contributo dell’offerta (+11,2%), con in testa frutta esotica, salse e paté, sughi e salse pronte, snack salati, secondi piatti base pesce e olio di semi”.
La regina è la mandorla, in cima per giro d’affari
Chiudiamo con le mandorle ma stiamo parlando del prodotto che offre più soddisfazioni. “La mandorla si è confermata l’ingrediente più importante in termini di giro d’affari (oltre 475 milioni) e di offerta a scaffale (1.489 referenze). Questo claim ha visto crescere le vendite del 4,8% nel corso del 2024, grazie all’effetto combinato delle componenti push e pull (rispettivamente +2,7 e +2,2%)”.
Quasi tutto bene perchè “i volumi sono calati del 2,0%, penalizzati dall’aumento del 6,8% dei prezzi, che è risultato sì allineato a quello del paniere superfruit ma superiore a quello del totale del largo consumo confezionato (+3,2%). A livello di categorie, frutta secca sgusciata, sostitutivi del latte Uht e biscotti tradizionali hanno continuato a registrare un andamento positivo delle vendite. Sono rimaste negative, invece, quelle di gelati in vaschetta, snack dolci, pasticceria, torrone, yogurt bicompartimentale, cereali per la prima colazione, gelati multipack, tavolette e barrette di cioccolato (queste ultime due penalizzate da un aumento a due cifre dei prezzi)”.
I nutrizionisti fanno tanto nell'alimentare la buona reputazione dei questi prodotti salutari, ma attenzione come ci dicono i numeri la magia dei poteri naturali tende ad evaporare all'aumento significativo del prezzo.