Consumi e consumatori

31 ottobre 2025

Freschezza e valore guidano le scelte dei consumatori

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I consumatori italiani chiedono sempre più prodotti freschi di qualità, sostenibili e accessibili. È questo il principale messaggio che emerge dal Future Consumer Index 2025 di EY, un report internazionale che analizza il comportamento dei consumatori in relazione allo scenario economico e sociale. 

Per quanto riguarda l'Italia, emerge un dato interessante: In un contesto di inflazione e pressione sui prezzi, i consumatori italiani non rinunciano alla qualità di frutta, verdura, carne, pesce e latticini, ma diventano più attenti al rapporto qualità-prezzo. Il 73% degli intervistati ha infatti dichiarato che in futuro presterà maggiore attenzione al valore tangibile del prodotto, considerando anche il costo, mentre il 56% ha affermato di acquistare prodotti a marchio solo quando sono in saldo o in promozione.

Questa attenzione si riflette in modo particolare nel comparto dell’ortofrutta, dove l’origine, la freschezza e la sostenibilità ambientale pesano sempre di più nelle scelte d’acquisto. Di fronte al caro vita, le famiglie rispondono dunque cercando prodotti buoni, locali e accessibili, spesso orientandosi verso le marche del distributore (Mdd).

Le Mdd crescono anche nei freschi

In questo scenario, le marche del distributore stanno guadagnando terreno anche nei reparti dei prodotti freschi. Gli scaffali dedicati ai freschi a marchio privato sono oggi più visibili e offrono standard qualitativi migliorati, elementi che contribuiscono a una crescente fiducia da parte dei consumatori.



Più della metà degli italiani considera ormai le Mdd un’alternativa valida ai brand tradizionali, anche per articoli come frutta confezionata, piatti pronti e latticini.

Per EY, la filiera agroalimentare, e in particolare quella dei prodotti freschi, può migliorare la propria competitività attraverso una maggiore collaborazione tra produttori, distributori e operatori logistici, creando sinergie in grado di generare valore condiviso.

Fedeltà e valore: il nuovo equilibrio nei reparti freschi

In un contesto di inflazione, i consumatori italiani continuano ad acquistare beni essenziali come gli alimenti freschi nonostante l’aumento dei prezzi. I consumatori scelgono di ridurre la quantità piuttosto che sacrificare il valore: si evidenzia dunque un cambiamento verso un consumo più cauto e basato sui bisogni.

La crescente attenzione al prezzo non cancella la fedeltà alla marca, ma la trasforma. Secondo EY, il 41% dei consumatori cambia marchio se quello preferito non è disponibile, il 21% lo fa se il prezzo aumenta troppo, e ben il 75% se non percepisce differenze di qualità. Solo il 29% può oggi essere considerato un vero e proprio brand loyalist.



In questo contesto, le campagne di fidelizzazione mirate ai prodotti freschi e locali si rivelano uno strumento efficace per mantenere vivo il legame con i clienti. Le rilevazioni condotte da EY in collaborazione con NielsenIQ mostrano che le 16 campagne di loyalty attivate da otto gruppi della Gdo italiana dall’inizio del 2024 hanno generato 630 milioni di euro di ricavi incrementali. Quando questi programmi vengono collegati ai territori e alle comunità di riferimento, il loro impatto risulta ancora più significativo.

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