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Frutta a guscio ed essiccata

Nocciola Piemonte Igp: tutta l’importanza dello storytelling

Marco Sardo: “Il 2023 è stato un anno molto positivo fronte turisti. E tanti vogliono toccare con mano come si fa trasformazione”

La Nocciola Piemonte Igp? Non è solo un ingrediente fondamentale sempre molto richiesto nella gelateria e pasticceria di alta qualità, ma può diventare anche la base per creare turismo, e quindi reddito, per la propria attività e per il territorio.

A testimoniarlo è Marco Sardo, titolare dell’azienda “L’Arte della Nocciola”, che ha sede a Toetto di Roddi (Cuneo). Nel suo appezzamento, Sardo produce sia per il cliente professionale sia, soprattutto, per il privato. Tuttavia, specialmente negli ultimi anni, ha aggiunto anche tra le sue specialità il turismo esperienziale, che permette ai visitatori di toccare con mano il noccioleto, vedere come si effettua la trasformazione della materia prima e, naturalmente, effettuare invitanti degustazioni.

“Il 2023 – spiega Sardo – dal punto di vista del movimento turistico è andata particolarmente bene. Abbiamo accolto alcune centinaia di persone, anche grazie al traino delle cantine vinicole della zona, curiose di vedere un noccioleto, un laboratorio e di fare degustazioni. Peraltro, la tendenza a fare queste visite esperienziali sulla nocciola è in crescita di anno in anno. In tanti hanno voglia di scoprire questo mondo. Questo ci permette, ovviamente, di continuare a fare investimenti: proprio quest’anno abbiamo messo a dimora altre mille piante, che andranno in parte a rimpiazzare quelle più attempate”.

Facendo poi il punto sull’ultima campagna, Sardo aggiunge: “E’ andata un po’ meglio del 2022, ma anche nel 2023 abbiamo subito una grande siccità. Rispetto a una produzione normale, siamo tra il 30 e il 40% in meno. La qualità, tuttavia, è migliore rispetto a quella di due anni fa, grazie al fatto che è caduto qualche millimetro d’acqua in più. Poi, rimane sempre il problema della cimice, per la quale ormai abbiamo smesso da tempo di fare trattamenti, ma che comunque resta un’insidia notevole in questa zona”.

Particolare anche la politica di prezzo adottata da Sardo. “Rispetto alla media di diversi miei colleghi – spiega – ho deciso da tempo di tenere i listini piuttosto bassi, proprio per incentivare il passaparola e favorire appunto l’arrivo di turisti presso la mia azienda”.

Non mancano, infine, pure le novità. “Nelle scorse settimane – conclude Sardo – abbiamo lanciato una nostra crema spalmabile, al 65% di contenuto di nocciola, cui viene aggiunto zucchero di canna e cacao amaro, che abbiamo chiamato Crema Gianduia e che sta già avendo ottimi riscontri”.

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