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Frutta a guscio ed essiccata

Pistacchio di Bronte Dop: prezzi alti ma produttività in flessione

enrico cimbali presidente Consorzio Pistacchio Verde di Bronte DOP

Massimo Cimbali: “Abbiamo comunque mantenuto i livelli di due anni fa grazie all’ingresso di nuovi associati”

L’annata 2023 del Pistacchio di Bronte Dop non sarà ricordata come la migliore di sempre ma, a conti fatti, il bilancio è comunque positivo.

A fare il punto della situazione per myfruit.it è Massimo Cimbali, presidente del Consorzio di Tutela Pistacchio di Bronte Dop, che spiega: “Se dovessi dare un giudizio globale, direi bene ma non benissimo. La nota positiva è che i prezzi, sospinti da una domanda sempre molto sostenuta, sono arrivati a toccare i 18 euro il chilo in guscio, rispetto ai 15,50/16 euro della campagna precedente. I problemi ci sono invece stati un po’ nella produzione, in calo di circa il 10% rispetto alla norma. Tuttavia, i quantitativi sono analoghi a quelli del 2021 (il Pistacchio di Bronte Dop, come è noto, viene raccolto solo negli anni dispari, ndr) grazie all’ingresso, all’interno del Consorzio, di 25 nuovi associati, che da quest’anno hanno deciso di certificare il loro prodotto”.

Cimbali poi continua: “Il calo produttivo è imputabile soprattutto al cambiamento climatico, che ha provocato danni non solo ai nostri pistacchieti, ma un po’ a tutte le produzioni agricole. Il mese di maggio molto piovoso non ha aiutato, poi è arrivato il grande caldo. Tutto ciò ha provocato anche un ritardo nell’epoca di raccolta rispetto alla norma. In ogni caso, il prodotto è di buona qualità sia in termini di dimensioni, sia di colore. Anzi: il verde risulta ancora più intenso rispetto al 2021″.

Oggi il Consorzio di tutela del Pistacchio di Bronte Dop è giunto a quota 430 associati, per circa 3.000 ettari di superficie coltivata. Come ha confermato Cimbali, questo organismo continua a moltiplicare la sua attività di controllo, a tutela del mercato e dei consumatori. “I nostri controlli sono aumentati nel corso di quest’anno – conclude Massimo Cimbali – e ci stiamo accorgendo di una tendenza in atto ormai da tempo. Sono sempre meno le frodi portate avanti da aziende fisiche, anche perché il rischio di farsi immediatamente una cattiva reputazione è ormai molto alto. Più frequenti, invece, sono i tentativi di spacciare falso Pistacchio di Bronte Dop on line. Siamo quindi sempre più impegnati anche nel controllo del commercio elettronico”.

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