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Frutta a guscio ed essiccata

Nocciole: Gruppo Fontana sarà certificato Rainforest Alliance

Federico Fontana: “Percorso completato il prossimo anno”. Intanto, il primo settembre un convegno a Cravanzana (Cuneo)

Ci sono grandi novità per le nocciole piemontesi e, a giocare un ruolo da protagonista, è la principale realtà regionale specializzata nella sgusciatura: il Gruppo Fontana di Cravanzana (Cuneo).

A spiegare tutto a myfruit.it è Federico Fontana, responsabile produzione e qualità, che premette: “Oggi abbiamo due impianti di sgusciatura interamente dedicati alla nocciola piemontese. L’ultimo, aperto pochi anni fa, è a oggi il più grande e tecnologicamente avanzato del Piemonte. Dai 26mila quintali lavorati un anno fa, nell’ultima stagione abbiamo superato i 30mila, con la possibilità di processare ben ottomila chilogrammi l’ora. Perseguiamo esclusivamente una filiera corta e di altissima qualità: i conferimenti di prodotto arrivano infatti nei nostri stabilimenti di Cravanzana (Cuneo) dalle due principali cooperative piemontesi di produttori corilicoli e dai produttori locali”.

Federico Fontana, responsabile produzione e qualità di Gruppo Fontana


Un programma di filiera corta con Venchi

Ancora, Fontana riprende: “Da un paio d’anni stiamo sviluppando un programma di filiera corta completamente tracciata e a chilometro zero, insieme all’azienda Venchi nostro partner in questo progetto, con l’obiettivo, entro il 2024, di essere certificati Rainforest Alliance dal campo al prodotto finito. E’ la prima volta che nel nostro Paese accade una cosa di questo tipo sulla nocciola, anche perché la certificazione Rainforest Alliance riguarda solitamente le filiere del cacao e del caffè, quindi in Italia sono interessate eventualmente solo le aziende consumatrici di questi prodotti. Noi, invece, stiamo per aprire la strada a questo tipo di certificazione per la nocciola, adottando misure molto stringenti”.

“La filiera che abbiamo creato, infatti, è decisamente corta: ogni partita di Nocciola Piemonte Igp in ingresso è separata e valutata singolarmente perché rispetti i parametri qualitativi richiesti. Oltre ai più moderni macchinari di sgusciatura che non rompono la nocciola, ma tagliano il guscio a metà, dieci persone ricontrollano ogni singola nocciola sgusciata a mano, già selezionate a macchina, per raggiungere gli elevati standard qualitativi Venchi. Inoltre, consegniamo per via diretta il nostro prodotto ai reparti produttivi Venchi con mezzi lng (a gas naturale, ndr) a basso impatto ambientale, all’insegna della massima sostenibilità, nella stessa settimana in cui avviene la sgusciatura. Tutto ciò, affinché il prodotto sia lavorato fresco, per catturare tutti gli aromi peculiari della Nocciola Piemonte Igp delle Langhe”.

L’importanza di valorizzare la denominazione delle Langhe

E Fontana aggiunge: “Il nostro partner Venchi, del resto, che è cliente storico da tre generazioni ed è il nostro cliente numero 13 in ordine di ingresso sui 6.000 che abbiamo oggi, ha puntato sulla massima qualità per la propria offerta. Non per niente abbiamo un contratto per la sgusciatura esclusiva della Nocciola Piemonte Igp delle Langhe, dove la denominazione delle Langhe designa appunto il territorio più vocato per la produzione corilicola di qualità”.

Il convegno del primo settembre a Cravanzana

Ma non è finita. Anzi! Federico Fontana è anche presidente della Commissione per la valorizzazione della nocciola di Cravanzana e, in occasione della Fiera annuale (31 agosto-2 settembre 2023), ha organizzato le cose in grande per la giornata del primo settembre.

“Innanzitutto – spiega Fontana – confermiamo anche per quest’anno la seconda edizione del Premio Venchi, con il quale andremo a premiare le cinque aziende agricole con la migliore qualità del prodotto. Inoltre, per la prima volta, questo momento sarà preceduto da un convegno fortemente voluto dal sottoscritto nel mio ruolo di presidente della Commissione per la valorizzazione della nocciola di Cravanzana. La Fondazione Agrion interverrà sul tema della ricerca e della produttività, che negli ultimi tempi nelle Langhe è un po’ calata. Il Consorzio per la valorizzazione e la tutela della Nocciola Piemonte Igp parlerà di tutela, un tema sempre più di attualità viste anche le frodi a cui è spesso soggetto il nostro prodotto. Csqa, come ente certificatore Rainforest Alliance in Italia, affronterà appunto questo aspetto. Le cooperative Asprocor e Ascopiemonte offriranno invece una panoramica su produzione e prezzi, mentre come Gruppo Fontana ci concentreremo sui temi della qualità e della trasformazione”.

“Inoltre – prosegue Fontana – chi meglio di un’azienda che utilizza esclusivamente Nocciola Piemonte Igp, come è Venchi, potrà parlare delle peculiarità di questo frutto e di come ogni giorno sono esportati nel mondo la Nocciola Piemonte Igp delle Langhe e il nostro territorio? Ultimo non per importanza, è previsto anche un intervento del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sul valore che una filiera interamente piemontese apporta al territorio”.

Una linea dedicata anche alle nocciole biologiche

La Nocciola Piemonte Igp ha ancora tante potenzialità e, ancor più, deve essere valorizzata e fatta conoscere l’alta qualità della provenienza e della denominazione delle Langhe che finalmente da qualche anno possiamo utilizzare solo per il prodotto che proviene appunto da questa areale. Per quanto ci riguarda, il 40% circa della nostra produzione, già oggi, è di Nocciola Piemonte Igp delle Langhe e da settembre partiremo con la lavorazione, in uno stabilimento dedicato, anche di una linea biologica, che in Piemonte rappresenta ancora una nicchia”, conclude Federico Fontana.

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