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Frutta a guscio ed essiccata

Castagne: in Piemonte fioritura irregolare

Remo Degiovanni: “Il maltempo ha creato problemi ad alcune varietà, come ad esempio il Garrone Rosso”

Il maltempo delle scorse settimane, che ha investito anche il Piemonte, da un lato ha scongiurato il problema siccità per questa stagione, mentre dall’altro lato sta causando una fioritura irregolare nelle piante di castagno. A testimoniarlo è Remo Degiovanni, fondatore e socio titolare, insieme al figlio Stefano, dell’azienda agricola L’Àrbol di Moiola (Cuneo).

“Quest’anno – spiega Degiovanni – per la siccità abbiamo risolto. Le piante hanno ripreso una buona vigoria e questo è positivo anche in ottica di contrasto agli attacchi fungini, che in queste condizioni molto probabilmente non mancheranno. Ho già notato la presenza di qualche problema in questo senso su un paio di piante, ma mi aspetto che, date la situazione climatica, la cosa possa estendersi ulteriormente. Peraltro – continua Degiovanni – non abbiamo mai fatto trattamenti e vogliamo continuare su questa strada. Contiamo quindi in particolar modo sulla vigoria delle piante”.

Poi, parlando dello stato attuale dei suoi castagneti, aggiunge: “La fioritura è molto irregolare e varia a seconda delle cultivar. Ci sono piante che hanno i fiori femminili non ancora della lunghezza normale, ma che fanno intravedere già alcuni ricci. Altrove, invece, gli stessi fiori femminili devono ancora crescere. In ogni caso, teniamo presente che, normalmente, a metà giugno dalle nostre parti assistevamo alla piena fioritura dei castagni. Quest’anno, invece, siamo già in luglio e ancora su alcune varietà la fioritura è in ritardo. Tra quelle che stanno registrando più problemi in tal senso c’è anche una tipicità locale come il Garrone Rosso, che produce frutti differenti dal tradizionale marrone, dal sapore più deciso”.

Infine, per quanto riguarda la campagna 2022, Degiovanni commenta: “Siamo stati moderatamente soddisfatti. Ci siamo infatti trovati ad affrontare una stagione molto complessa, dove c’era una produzione sovrabbondante ma con problemi di qualità. Poi, il mercato non assorbiva e quindi i prezzi si sono abbassati. Facendo trasformazione e avendo i nostri canali avviati, siamo comunque riusciti a uscirne abbastanza bene, nonostante non abbiamo raccolto nemmeno tutto il prodotto”.

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