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Nocciola Piemonte Igp: nel 2023 si attende una produzione scarsa

Silvia Martini: “Continua a non piovere e i fiori maschili sono scarsi. Bene invece l’attuale campagna commerciale”

Se il 2022 è stato caratterizzato, in tutta Italia, da una grave siccità che ha ridotto giocoforza anche la produzione di nocciole, il 2023 non promette affatto, almeno per il momento, di essere un anno molto diverso. Le aspettative dei produttori, infatti, in questo momento riflettono una situazione analoga all’ultima campagna. A sottolinearlo, tra gli altri, è Silvia Martini, titolare della Noccioleria Martini di Monchiero (Cuneo), azienda che produce Nocciola Piemonte Igp su diversi appezzamenti ubicati tra Monchiero, Dogliano, Lequio Tanaro, Clavesana e che trasforma le proprie nocciole in prodotti finiti e semilavorati, sia per il privato sia per il cliente professionale.

“Sono d’accordo – spiega Martini – con i colleghi che non si aspettano un’elevata produzione per la prossima campagna. Qui nel Cuneese, infatti, continua a non piovere, e la fioritura in corso è scarsa di amenti maschili, mentre è più abbondante di quelli femminili. Mi aspetto quindi poca impollinazione. E’ un altro effetto della prolungata siccità che stiamo subendo, e alla quale abbiamo cercato di reagire in tutti i modi per limitare lo stress delle piante. Abbiamo infatti anche provveduto a un’importante concimazione sottoterra, ma se non piove temiamo che i nostri sforzi siano vanificati”.

Sul fronte commerciale, invece, le cose stanno andando bene. “Siamo soddisfatti della qualità dell’ultima campagna, nonostante sia stata necessaria una maggiore lavorazione del prodotto, per la scarsa pelabilità dovuta alla siccità. Abbiamo avuto buoni riscontri anche dopo la nostra partecipazione all’ultima edizione di Cibus, pure da parte di clienti che ci hanno individuato solo attraverso il catalogo. Attualmente lavoriamo bene anche con alcuni paesi esteri, come Francia e Svizzera, che non tirano sul prezzo come avviene altrove, ad esempio in Danimarca. Sotto questo profilo il margine è molto ridotto: gli aumenti energetici si sono fatti sentire anche da noi. Le bollette dell’energia elettrica sono raddoppiate e le lavorazioni delle nocciole avvengono in gran parte grazie all’energia elettrica. Abbiamo però scelto di non crescere di un solo euro il nostro listino, ritoccando solo le spese di spedizione, perché sono cresciute anche queste”.

Intanto, è prevista una novità. “In occasione della Pasqua 2023 – annuncia Martini – presenteremo il nostro pralinato di nocciole, ovvero una pasta pralinata croccante al 50% di Nocciola Piemonte Igp e al 50% di zucchero, ottima come base per la pasticceria”.

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