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Frutta a guscio ed essiccata

La Castagna di Roccamonfina verso l’Igp

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Autore Redazione

Terminata l’Istruttoria alla Commissione europea. Un meritato riconoscimento per otto Comuni castanicoli dell’Alto Casertano

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale europea (GUUE) del primo luglio 2022 (C252) la domanda di registrazione della indicazione geografica “Castagna di Roccamonfina Igp”, ai sensi del Regolamento comunitario CE n. 1151/12, relativo alla protezione delle denominazioni d’origine tipiche dei prodotti agroalimentari.
Sta per concludersi quindi l’iter per il riconoscimento dell’ambito marchio comunitario, promosso dal Comitato promotore nel 2018. Nei prossimi tre mesi dalla pubblicazione e in assenza di eventuali opposizioni da parte degli altri Paesi membri, la Commissione europea renderà definitiva la registrazione della Dop con apposito Regolamento. Un meritato riconoscimento per gli operatori degli otto Comuni castanicoli dellarea del Monte S. Croce, nell’Alto Casertano.

La denominazione di cui si chiede la registrazione è riferita alle castagne, fresche ed essiccate, appartenenti alle principali cultivar coltivate nella zona che sono: Tempestiva (o Primitiva), Napoletana (o Riccia), Paccuta, Lucente e Mercogliana (o Marrone).
La castanicoltura dell’area Igp è stimata in circa 3.800 ettari, quasi tutti destinati alla produzione dei frutti, pari a circa il 25% della SAU totale (con punte anche del 60% in alcuni Comuni), rappresentando, nella maggior parte del territorio, la principale coltivazione. La produzione media annua, fino al 2010 (in epoca pre-cinipide cioè) era di circa 8.500 tonnellate, mentre negli ultimi anni, in piena emergenza fitosanitaria, gli esperti hanno stimato una produzione non superiore alle 2.000 ton per anno. Da un paio d’anni vi è stata una certa ripresa produttiva che fa ben sperare anche per la prossima campagna di raccolta.

Il marchio Igp, fortemente voluto dal Comitato promotore, da tutti i Comuni dell’area, dal Parco del Vulcano di Roccamonfina e del Garigliano e dal Distretto della Castagna e dei Marroni della Campania, potrà servire non solo a tutelare e valorizzare un prodotto di eccellenza come la Castagna di Roccamonfina, ma anche a contribuire al rilancio di un territorio di grande pregio turistico, paesaggistico e ambientale.

Fonte: Comitato promotore Castagna di Roccamonfina Igp

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