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Gelato, l’estate 2015 è “classica”

Puntuale alla vigilia dell’estate, l’Osservatorio di Sigep (il salone internazionale del dolciario artigianale, la cui 37° edizione è in calendario a Rimini Fiera dal 23 al 27 gennaio 2016) ha sondato le tendenze del gelato artigianale per i prossimi mesi, quelli più caldi. Intanto, secondo la Fipe (federazione italiana pubblici esercizi), sono state 165.000 le tonnellate di questo prodotto consumate in Italia nel 2014, quasi 3 chili di gelato a testa, per un giro d’affari stimato in 4,7 miliardi di euro. Per l’estate 2015, il rilevamento dell’Osservatorio Sigep parte dall’EXPO di Milano. Dal Padiglione Italia, Antonio Morgese con il progetto “Gelato delle Regioni” (si va dal gelato al gorgonzola di Abbiategrasso al sorbetto al cioccolato di Modica) distribuisce in media 300 chili di gelato artigianale al giorno ai visitatori di tutto il mondo. Da Milano a Bergamo, il passo è breve, ma il racconto continua: anche qui stanno vivendo il loro Expo, tutto dedicato al gelato, il meglio della tradizione e della maestria dei gelatieri bergamaschi che con le loro prelibatezze sino al 30 giugno narreranno le bontà e le bellezze del territorio. Il gelatiere Gianni Facoetti racconta che ogni giorno preparano dai 16 ai 20 gusti di gelato e, oltre ai classici, i gelatieri a turno ne propongono uno particolare, come il gusto Mielgott, un biscotto di mais a granulometria fine, che viene frullato e aggiunto a un base fior di latte il tutto mantecato con miele d’acacia, specialità basata su una ricetta del passato, firmata Facoetti. Tra le altre proposte emerse: il gelato al pane Garibalda, un pane molto ricercato preparato con diverse farine oltre all’integrale, il gelato al formaggio stagionato con pere caramellate, il mascarpone con i lamponi della zona e biscotti tradizionali, la crema export, ossia mascarpone più mandorle pralinate, cioccolato al pistacchio e cioccolato fondente; il gelato con le bacche di vaniglia e i fichi caramellati, la crema leggera, ossia scorze di arance affogate nella crema di cioccolato, il gelato alle mandorle con zafferano la cui base viene preparata con latte e panna delattosati. Tanti i frutti: mango, frutti di bosco, melone di Calvenzano…. Delizie di cui, soprattutto nel fine settimana, se ne arrivano a preparare sino a 150/180 kg al giorno. A Rimini l’artigianalità fa rima con professionalità, e pare non sia uno slogan fa intendere Paolo Raffaelli, la cui attività è approdata anche a Londra: “A Rimini non ce ne rendiamo conto, ma il livello qualitativo delle gelaterie è alto, tra le quali c’è competizione e questo alza l’asticella della professionalità. Si pone attenzione alla ricerca, anche perché i clienti sono molto attenti ai marchi IGP e DOP”, sostiene Raffaelli.

Quindi, il consumatore va alla ricerca di un gelato particolarmente buono e semplice nei suoi ingredienti, magari andando alla riscoperta di sapori classici.

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