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Focus GDO

Fabbri (Despar Italia): “Servizio e innovazione torneranno protagonisti”

FilippoFabbri_DesparItalia

“Fondamentale per il supermercato comunicare la qualità attraverso i reparti freschi e freschissimi”

È cresciuta la vendita di prodotti appartenenti all’ingredientistica, come farine e lievito, così come quella degli alcolici e dei prodotti legati alla detergenza e la disinfezione. I banchi serviti hanno accusato il colpo a causa del minor tempo trascorso nei punti di vendita mentre, a livello di canali, abbiamo assistito alla crescita dei piccolo negozi di prossimità a discapito della grandi superfici. Ma del terremoto che ha portato il Covid nelle dinamiche dei consumi e nella composizione del carrello dei consumatori, cosa resterà nel prossimo futuro? Freschi e freschissimi, a partire dall’ortofrutta, continueranno a essere centrali? 

“Alcuni di questi trend continueranno anche nel medio periodo con il proseguire dell’emergenza Covid, inoltre il mercato sta mostrando un’aumentata sensibilità al prezzo” spiega a myfruit.it Filippo Fabbri, direttore generale di Despar Italia dal primo gennaio di quest’anno, dopo aver raccolto il testimone da Lucio Fochesato. Una responsabilità importante per il manager milanese, con un passato sia nell’industria (Granarolo), che nel retail (Metro Italia) e un’ultima esperienza, prima di raggiungere il Consorzio Despar, in Auchan Retail Italia come direttore acquisti di freschi e freschissimi e quindi con una grande conoscenza delle dinamiche del reparto ortofrutta.

Il fresco e il freschissimo negli ultimi anni sono stati considerati decisivi e strategici. I grandi cambiamenti dovuti alla pandemia hanno modificato questa considerazione?

In un momento in cui l’assortimento dello scatolame non è più un elemento differenziante, diventa fondamentale per il supermercato comunicare la qualità attraverso i reparti freschi e freschissimi. I freschissimi, in particolare, sono uno degli strumenti principali a disposizione delle insegne per differenziarsi dalla concorrenza e per fidelizzare il consumatore. Despar, per esempio, investe nell’ortofrutta con oltre 700 referenze di prodotto a marchio, suddivise in più linee tra cui Despar Premium per le eccellenze, Scelta Verde per il biologico e Passo dopo Passo per i prodotti di filiera controllata.

Nell’ambito della linea Passo dopo Passo, per esempio, abbiamo oltre 300 referenze di frutta e verdura, svolgiamo attività di audit con i nostri esperti agronomi in campo, richiedendo caratteristiche precise di prodotto come, per esempio, un valore di residui di fitofarmaci inferiore rispetto ai limiti di legge. Questo assortimento è composto interamente di prodotti di ortofrutta italiani in linea con la nostra politica di valorizzazione delle filiere nazionali, molti dei produttori sono realtà di piccole e medie dimensioni, per offrire un ampio assortimento di prodotti del territorio e per sostenere le realtà produttive del nostro territorio, in un’ottica di economia circolare.

Reparto Ortofrutta Despar di Funo (Bologna). ©gerdastudio


Ogni anno più di una filiera ortofrutticola va in crisi e accusa la Gdo di strozzare gli agricoltori con prezzi che non coprono i costi di produzione e con promozioni spesso svilenti. Da parte sua, la distribuzione sottolinea come la mancanza di aggregazione a monte porti a un eccesso di offerta o a un’offerta non in linea con i reali bisogni dei consumatori. C’è una modalità concreta per uscire da questa situazione?

Tutto il settore deve definire condizioni che producano valore per tutti gli operatori coinvolti. Ci devono essere regole chiare, l’eliminazione di pratiche come le aste on-line al doppio ribasso, in modo da valorizzare il prodotto ortofrutticolo italiano. Tutelare le filiere nazionali significa salvaguardare l’occupazione, tutelare il territorio e il benessere dei consumatori, tutti valori che Despar da sempre promuove a 360 gradi. 

La IV gamma, un comparto maturo, che cresceva e soprattutto era portatore di molta innovazione all’interno del pdv e del reparto ortofrutta in particolare, ha subito più di altri l’arrivo del Covid. Non è il solo. In generale, c’è ancora spazio per l’innovazione o quelli che potremmo definire “i fondamentali” saranno sempre più importanti?  

Il servizio e l’innovazione torneranno a essere rapidamente protagonisti della crescita quando sarà superata l’attuale situazione di emergenza. I cosiddetti fondamentali hanno raggiunto un loro massimo con la chiusura di uffici e locali pubblici, ma i trend già in atto prima dell’epidemia torneranno a manifestarsi. Despar sviluppa il proprio prodotto a marchio facendo dell’innovazione uno degli elementi fondamentali. Ad esempio abbiamo inserito in assortimento prodotti Igp legati al territorio, come la linea di Radicchio Igp, composta dal Radicchio di Chioggia Igp, dal Radicchio di Verona Igp e dal Radicchio Variegato di Castelfranco Veneto Igp.

Gli ipermercati continuano a essere in affanno mentre la crescita dei discount procede speditamente. La pandemia ha accelerato un processo già in essere o ha messo in crisi la definizione stessa delle superfici di vendita per come erano state pensate sinora?

Le difficoltà degli ipermercati hanno ragioni profonde che sono state accelerate dall’epidemia, mentre la crescita dei discount vede nella pandemia uno dei suoi fattori, in quanto molte famiglie italiane si sono trovate con un reddito ridotto a cui dover fare fronte. I formati che vanno dalla superette al superstore, che sono i formati che Despar sviluppa attivamente, continuano a essere in trend positivo e rispondono, ciascuno per le proprie caratteristiche, alle esigenze di convenienza, praticità e assortimento dei clienti.

Reparto Ortofrutta Despar di Funo (Bologna). ©gerdastudio

Il canale e-commerce per la Gdo in un anno è cresciuto come probabilmente non avrebbe fatto, nella normalità, neanche nel giro di cinque o più anni. Però la quota di mercato è sempre molto bassa, poco più dell’1,5% e più di una voce autorevole del settore sottolinea come non sia, tuttora, un canale profittevole. Anzi, il contrario. Come fare?

L’e-commerce è un canale che continuerà a crescere negli anni, la componente di convenience ha molto valore per una fetta crescente di popolazione, dai lavoratori con poco tempo a disposizione agli anziani, ormai sempre più digitalizzati, oltre ovviamente alle generazioni più giovani per cui l’acquisto online è ormai l’esperienza di default. La pandemia ha accelerato la crescita di questo canale, che ora ha una quota più che doppia rispetto al pre-pandemia e un forte trend di crescita. Despar aveva già attivato il servizio in diverse città d’Italia a inizio pandemia, durante il lockdown ha incrementato la capacità per far fronte alla domanda. Il nostro obiettivo è continuare ad ampliare gradualmente le aree coperte da questo servizio, in tutta Italia.
Per quanto riguarda la profittabilità dell’e-commerce, è un tema critico che le aziende del settore stanno affrontando con vari approcci, ma che inevitabilmente migliorerà con la crescita delle vendite e l’ottimizzazione della logistica.

Per partecipare al webinar, in programma il 14 aprile (dalle 15.00 alle 16.30), è richiesta la pre-iscrizione a questo link.

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