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Dalle aziende

I punti di forza per il retail del Peperone Cornelio®. Sia in Italia che all’estero

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Autore Redazione

Ottimi riscontri dalla grande distribuzione italiana, altrettanto interessanti le prospettive sui mercati esteri

«Nei punti vendita del retail, sia delle grande distribuzione che del dettaglio tradizionale, nei quali l’abbiamo inserito in Italia abbiamo ottenuto ottimi risultati. Piace, sta crescendo e viene riacquistato». Stefano Soli, direttore marketing e vendite di Valfrutta Fresco, non ha dubbi sulle potenzialità del Peperone Cornelio®, che è possibile acquistare sia nei punti vendita dalla grande distribuzione che nel circuito di dettaglianti, come ad esempio in quelli che fanno parte del club Maestri della Frutta, del quale Valfrutta è partner insieme a Marlene e Dole, piuttosto che nei negozi “Buona spesa” della Cooperativa Agrintesa, presenti in tutta la Romagna.

La grande distribuzione ha accolto con grande interesse questo peperone per vari motivi: prima di tutto è un prodotto differente e distintivo, che non va in concorrenza con l’offerta classica di peperoni presente sul mercato. Anzi, ha il pregio di affiancarsi ai classici peperoni più grandi e con la buccia più spessa e di riuscire a valorizzare l’intera categoria”. Certamente l’origine tutta italiana (Sicilia), la disponibilità 12 mesi all’anno e la coltivazione con tecniche di lotta integrata sia in pieno campo che in coltura protetta sono fattori fondamentali per questo canale. «A questo dobbiamo aggiungere la possibilità di fornire il Peperone Cornelio® sia sfuso che confezionato con i frutti bollinati in imballaggi di cartone e plastica riutilizzabile».

Non manca poi l’aspetto promozionale di supporto: un sito internet ben dettagliato e presente in tre lingue (italiano, inglese e tedesco) e una campagna di comunicazione veicolata sia su testate consumer che con attività in store. «Stiamo programmando attività nei punti vendita con dimostrazioni su come consumare e preparare il prodotto, anche nel canale tradizionale».

L’export è un tema altrettanto caldo, nonostante il peperone italiano non abbia mai fatto registrare significative performance fuori dai confini nazionali: “Fino ad oggi la produzione italiana di peperoni è stata commercializzata soltanto a livello nazionale perché priva delle caratteristiche necessarie per poter essere adeguatamente valorizzata ed apprezzata dal consumatore e dal trade europeo. Con il Peperone Cornelio®, invece, abbiamo tutti gli strumenti necessari per lavorare bene anche all’estero”. I primi test, infatti, sono stati più che positivi: «Partiremo a fine maggio con un incremento della produzione per il periodo di giugno, luglio e agosto. Certamente la continuità della fornitura sui mercati esteri rappresenta un aspetto decisivo, tenendo in considerazione anche l’andamento climatico che ovviamente incide sui quantitativi a disposizione. Sono fattori nei confronti dei quali stiamo ponendo grande attenzione, insieme ovviamente ad una grande qualità».

E si pensa anche già al biologico. “All’estero c’è interesse anche per la referenza con certificazione biologica che stiamo già programmando. Già oggi, d’altronde, siamo in linea con i restrittivi parametri relativi ai residui che ci vengono richiesti dalle catene della grande distribuzione estera”.

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