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Biologico

Bio e e-commerce, il giusto compromesso tra produttore e consumatore

La scelta di arancebio.it: “Dieci anni fa abbiamo detto addio alla remunerazione delle cooperative. Puntiamo a triplicare il nostro business”

Danilo Magnano, titolare dell’azienda agricola Magnano, ideatore di arancebio.it

“Puntiamo a raddoppiare la produzione nei prossimi due-tre anni e a triplicarla in cinque o sei. Il commercio elettronico è stata per noi una vera e propria svolta“. Così Danilo Magnano, titolare dell’azienda agricola Magnano di Francofonte (Siracusa), nonché ideatore della piattaforma e-commerce arancebio.it, sintetizza il piano di sviluppo che ha in mente per l’attività di famiglia: “Dopo dieci anni vediamo concretizzarsi i risultati sperati. Con il senno di poi, avrei fatto questo passo molto tempo prima”.

Chiudere o cambiare

Arancebio.it nasce dieci anni fa: “Eravamo a un bivio – racconta Magnano – All’epoca conferivamo i nostri prodotti coltivati con metodo biologico alle cooperative, ma i prezzi da fame rischiavano di farci chiudere. Con la nuova strategia di vendita abbiamo trovato il giusto compromesso tra produttore e consumatore, in una logica di filiera corta”. In pratica, secondo quando riferisce Magnano, il consumatore, acquistando direttamente dal produttore, ha la certezza della provenienza, nonché la comodità di ricevere la spesa direttamente a casa, dunque in piena comodità. Il produttore, dal canto suo, vede remunerato il proprio lavoro: “Chi acquista – aggiunge – riceve la nostra assistenza sette giorni su sette, anche tramite WhatsApp. E noi, finalmente, possiamo contare su un po’ di marginalità”.

Il grosso del lavora è in Italia, ma arancebio.it è attiva anche in tutta Europa, Svizzera e Regno Unito compresi.

I frutti esotici al fianco degli agrumi

Operativa nel settore della produzione biologica dal 2002, l’azienda agricola Magnano può contare su una superficie di circa 12 ettari di agrumeto, tra arance (varietà Navel, Tarocco, Moro) clementine, mandarini (varietà Nova, Taclè, Mandalate, Ciauculli) e limoni (varietà Femminello Siracusano). La resa media è di 200-300 tonnellate all’anno: “I nostri agrumi sono sempre più richiesti – prosegue il titolare – Per tale motivo stiamo lavorando per estendere la nostra capacità produttiva. Nel frattempo collaboriamo con altri produttori della zona, i quali conferiscono la propria produzione”.

Il riferimento è anche ai frutti esotici che lo store digitale rivende: “Dalle nostre parti è in atto la riconversione varietale di alcuni frutteti – spiega – Qualche produttore sta optando per la produzione di frutti esotici, in particolare mango e avocado. Questi ultimi sono coltivati con il metodo integrato, mentre il mango è disponibile anche in versione bio”.

Il boom dell’e-commerce e le nuove competenze

L’emergenza sanitaria, come riferisce Magnano, ha avuto importanti effetti sull’attività: “In questi ultimi mesi abbiamo registrato un’impennata delle richieste, pari al 200 per cento. Sebbene si lavori con i principali corrieri, ci siamo resi conto che, al momento, l’anello debole della catena è la distribuzione. Penso che in futuro i vettori dovranno organizzarsi meglio, il boom dell’e-commerce è un fatto“.

“Il futuro è l’online – conclude – Per tale motivo, oltre a incrementare le nostre superfici, abbiamo fatto e continuiamo a fare investimenti in termini di marketing. L’ultimo, in ordine cronologico, riguarda una nuova strategia di comunicazione che prevede la collaborazione con Fattoretto Agency, un’agenzia specializzata nel seo (search engine optimization, attività di ottimizzazione di un sito web), nel digital e nell’e-commerce. Con alle spalle sessant’anni di esperienza nell’agrumicoltura, il know-how in materia di coltivazioni lo abbiamo. Ma per il commercio elettronico occorrono specifiche competenze“.

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