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Trend e Mercati Biologico

L’avocado italiano? Arriva dalle pendici dell’Etna

Da dieci anni lo coltiva e vende la famiglia Passanisi. 40 tonnellate annue in regime biologico

Se pensiamo all’avocado ci viene in mente l’America centrale, al più Israele o la Spagna. Certamente non l’Italia. Dieci anni fa, invece, Andrea Passanisi, giovane agricoltore di 29 anni di Giarre, in provincia di Catania, convinse il padre a provarci. Così i terreni di famiglia, che già erano passati dalla vite ai limoni in passato, oggi sono completamente dedicati a questo frutto tropicale. «L’idea nasce 10 anni fa. Noi originariarmente eravamo produttori di limoni, poi ci siamo resi conto che gradualmente il prezzo del prodotto scendeva e il costo del personale aumentava. Grazie all’ausilio di tecnici abbiamo inizialmente sperimentato altre coltivazioni fino a giungere all’avocado. Mio padre ha creduto in me». Così racconta la storia di questa coltivazione Andrea Passanisi, in un documentario realizzato dalla trasmissione Verde Mediterraneo su Repubblica Tv.

Il microclima aiuta: Mar Ionio davanti, Etna alle spalle, come spiega il padre di Andrea, Luigi Passanisi. «La fortuna riguarda il luogo. Abbiamo un microclima particolare che ci favorisce, tanto che ci dicono che il nostro prodotto è anche migliore di quello spagnolo. L’Etna ci consente di avere un clima temperato e mite, ideale per questa coltivazione». Due le varietà scelte: Bacon e Hass. Raccolta a novembre e dicembre. Oggi la produzione si attesta intorno alle 40 tonnellate all’anno, me nei prossimi due anni la famiglia Passanisi conta di raddoppiare i numeri. Tutto in regime biologico. Funziona? Sembrerebbe di sì, soprattutto sui mercati esteri, europei in particolare, verso i quali viene venduto l’avocado siciliano biologico.

Per vedere l’intero documentario clicca qui

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