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Aziende

Melinda rileva Ad Chini, nasce la unit “Melinda trasformati”

Gerevini: “Un’azienda leader nella trasformazione per valorizzare ancora di più la qualità superiore delle nostre mele”

E’ notizia di oggi l’acquisizione – a dicembre 2021 – da parte del Consorzio Melinda di Ad Chini. “Una operazione condivisa da tutto il Consiglio di amministrazione del Consorzio, sicuri di aver saputo agire nell’interesse della base sociale”, ha commentato Ernesto Seppi, neo presidente del Consorzio Melinda.

L’azienda attiva nel mercato dei trasformati a base frutta è stata fondata da Danilo e Adriana Chini nel 1988, a Cles, in Val di Non, con la mission di ricavare dalla frutta snack gustosi, sani, 100% naturali e adatti a tutti i target.
Da sempre attenta alla qualità delle materie prime e del processo produttivo e distributivo, sotto la guida di Elisa e Valentina Chini l’azienda ha chiuso il 2020 con un fatturato di 14,2 milioni e il 2021 con una crescita del 5%.

Business unit autonoma

Secondo l’idea portante, la nuova “Melinda trasformati” (ma la denominazione è provvisoria, ndr) sarà gestita come una business unit autonoma di Consorzio Melinda. Le due realtà opereranno in stretta sinergia per gestire la produzione e la distribuzione di prodotti derivanti dalla lavorazione della frutta utili ad aumentare la brand awareness e l’equity di Melinda, rafforzando la presenza della marca all’interno di reparti differenti da quello ortofrutta.

La nuova gestione ripartirà da una base composta dagli addetti che hanno portato sino ad oggi eccellenti risultati, valutando via via nuovi inserimenti in grado di portare valore aggiunto soprattutto in termini di marketing e ricerca e sviluppo.
Nel piano previsto, infatti, la ricerca avrà un ruolo importante: dopo una prima fase di consolidamento, il piano prevede un ampliamento dell’offerta attuale sia in termini di referenze dei prodotti esistenti che per quanto riguarda novità utili a intercettare nuovi trend e target di mercato.

Michele Odorizzi, presidente del Consorzio Melinda in fase di chiusura trattativa, l’ha definita “una grande possibilità per il mercato in cui lavoriamo e soprattutto per il territorio sul quale operiamo”. E, in effetti, oltre agli evidenti benefici alla marca e al business, l’acquisizione gioverà allo sviluppo del territorio, sia in termini di occupazione che di indotto.


“Una sfida che siamo pronti ad affrontare – ha detto Paolo Gerevini, direttore generale di Consorzio Melinda – Posizionamento del brand, logica distributiva, vendite, sono aspetti che abbiamo analizzato a fondo prima di affrontare l’acquisizione. Rileviamo un’azienda in piena salute, ben gestita, cresciuta e arrivata a essere leader del proprio mercato grazie all’utilizzo di una marca che oggi in Italia, nel settore dell’ortofrutta, non ha rivali. L’ambizione è quella di farla crescere ulteriormente valorizzando ancor più la qualità superiore delle nostre mele, ingrediente principale di tutti i prodotti e ambasciatrice del nostro territorio in tutto il mondo”.

Le prime indicazioni strategiche del nuovo corso sono già tracciate con obiettivi di sviluppo sia in termini di pezzi prodotti (mousse, squeez, snack e barrette), sia a livello di fatturato.

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