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Trend e Mercati

Pomodoro e legumi, futuro all’insegna dell’incertezza

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Autore Redazione

Secondo i dati diffusi da Unione Italiana Food e Areté, pesano sempre più i cambiamenti climatici

Sia il comparto del pomodoro sia quello dei legumi (nello specifico ceci, lenticchie e piselli) rimarrà caratterizzato, anche per il 2023/24, da un’alta volatilità delle quotazioni, le quali a loro volta risentono, molto più che in passato, dagli sconvolgimenti creati dal cambiamento climatico. E’ quanto emerge dal convegno Commodity agricole 2024 – Volatilità, previsioni, strategie organizzato da Unione Italiana Food e Areté e svoltosi ieri, 18 ottobre 2023.

Pomodoro, tante incognite all’orizzonte

L’ascesa dei costi di produzione, compresi il crescente costo del gas naturale e degli imballaggi, hanno caratterizzato la campagna 2022/23, fissando le quotazioni su livelli record. Gli aumenti sia per il concentrato, che per polpa e passata hanno superato il 30%. Condizioni climatiche particolarmente anomale, legate soprattutto a piogge intense e grandine, accentuano le incognite anche per la campagna 2023/24, evidenziando una situazione critica e altamente volatile per il prezzo del pomodoro da industria.

Legumi, offerta in tendenziale calo

Nonostante miglioramenti produttivi nel 2022 abbiano favorito una generale distensione delle quotazioni internazionali, queste ultime rimangono esposte alla volatilità dei singoli mercati, con forti diversificazioni per varietà/aree, impedendo di tornare ai livelli di prezzo antecedenti al 2021. Scorte ancora basse e condizioni meteo avverse nei principali player produttivi delineano un’offerta mondiale 2023/24 di legumi in calo, che fatica a tenere il passo ai crescenti consumi globali.

Fonte: Areté srl

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