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Trend e Mercati

Vola l’export Brasile-Ue: +34%

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Autore Redazione

Nella prima metà del 2022 i valori più alti di sempre. In Italia arrivano cellulosa, caffè, tè, cacao, spezie, frutta e semi

Il valore cumulato delle merci brasiliane esportate nell’Unione europea nel primo semestre dell’anno è stato di 22,86 miliardi, il più alto registrato dall’inizio della serie di dati, nel 1997.

Nel secondo trimestre del 2022, le esportazioni brasiliane verso l’Unione europea sono aumentate del 34,3% rispetto al secondo trimestre del 2021, raggiungendo 12,9 miliardi.

Nello stesso periodo le importazioni dall’Ue hanno totalizzato 9,79 miliardi, oltre l’11% in più rispetto al secondo trimestre del 2021, per un totale di 18,84 miliardi nel primo semestre, i valori più alti dal 2014. Si tratta di un aumento del 12,5% rispetto al 2021.

I dati sono stati pubblicati oggi nel rapporto H1 2022 Europe trade monitor di Apex-Brasil, l’Agenzia brasiliana per la promozione del commercio e degli investimenti.

Italia sotto la lente

Le esportazioni brasiliane verso l’Italia seguono una tendenza simile, con un aumento del 23% rispetto al primo semestre del 2021, per un totale di 2,2 miliardi. Questo valore riflette la piena ripresa dopo la pandemia di Covid-19, ed è il più alto dal 2011. Anche le importazioni di beni italiani sono cresciute del 2,2% rispetto al 2021, attestandosi a 2,47 miliardi nel primo semestre. Di conseguenza, i flussi commerciali tra Brasile e Italia nel primo semestre hanno raggiunto i 4,76 miliardi, con una crescita annua dell’11 per cento.

Per quanto riguarda l’Italia, i settori più esportati sono stati la cellulosa e la carta da macero (364,69 milioni di euro, con un aumento del 37% rispetto al primo semestre 2021), prodotti agricoli come caffè, tè, cacao, spezie (357,19 milioni di euro, con un aumento dell’84%) e i semi oleosi e la frutta – compresa la soia – con esportazioni per 249,44 milioni, dopo un calo del 2% dovuto a una forte riduzione delle esportazioni di anacardi (-40%) e meloni freschi (-43%).

La cachaça (un’acquavite ottenuta dalla distillazione del succo di canna da zucchero, ndr) brilla tra i prodotti esportati a maggiore crescita, con un aumento del +208% rispetto al 2021 (e del +38% rispetto al 2020), facendo del nostro Paese il terzo importatore di cachaça brasiliana in Europa (15,6% delle esportazioni totali), dietro a Germania (26%) e Portogallo (20,9%). Anche le calzature sono cresciute annualmente del 32%, con esportazioni per un totale di 7,96 milioni di euro nell’anno in corso, facendo dell’Italia il 5° importatore di calzature brasiliane in Europa.

L’export cresce in tutti i settori 

L’aumento delle esportazioni in valore è stato registrato in tutte le principali categorie di prodotti, con un’impennata delle esportazioni di petrolio e prodotti petroliferi e forti performance in settori chiave come la soia e i mangimi.

L’aumento più impressionante delle esportazioni nella prima metà dell’anno è stato osservato nel petrolio e nei prodotti petroliferi brasiliani, che sono aumentati complessivamente di 2,01 miliardi di euro o del 97% rispetto allo stesso periodo del 2021. Altri aumenti notevoli delle esportazioni riguardano i semi e i frutti oleosi, compresa la soia, che sono aumentati di 671,8 milioni, pari al 29%, e i mangimi per animali, che sono aumentati di ben 672,67 milioni, pari al 44%. Il quadro favorevole delle esportazioni è il combinato disposto di una crescita dei prezzi all’esportazione nella maggior parte dei settori e di un’elevata domanda in Europa di materie prime brasiliane fondamentali.

Commentando i dati, Igor Celeste, responsabile del dipartimento di market intelligence di ApexBrasil, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti che le esportazioni brasiliane abbiano registrato un’ottima performance nel primo semestre del 2022, raggiungendo 22,86 miliardi, il valore più alto registrato dall’inizio della serie di dati nel 1997. Ancora una volta, questo dimostra che il Brasile è un partner forte per l’Ue, nonostante i tempi difficili registrati nella prima metà dell’anno. Continueremo a spingere per ottenere risultati ancora maggiori entro la fine dell’anno”.

Nel frattempo sono stati registrati risultati positivi per le importazioni brasiliane dall’Ue, che si sono concentrate nei prodotti farmaceutici, con una quota del 13% e un totale di 2,65 miliardi. Le importazioni di fertilizzanti sono cresciute del 200% rispetto allo stesso periodo del 2021, raggiungendo 1,01 miliardi, mentre quelle di veicoli stradali sono aumentate del 2%, raggiungendo 1,46 miliardi.

Fonte: Apex Brasil 

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