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Frutta e verdura, in aumento il consumo tra i bambini

vivismart
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Autore Redazione

La ricerca è stata sviluppata dall’Università LUMSA, insieme alle Università di Napoli Parthenope e Roma Tre, per il progetto “ViviSmart”.

“ViviSmart”, il progetto pilota promosso dall’inedita alleanza aBCD (Barilla, Coop e Danone), si è dimostrato efficace, facendo riavvicinare le famiglie al modello alimentare mediterraneo e ai corretti stili di vita. Oggi sono stati presentati a Roma i risultati di questa campagna, che dimostrano come tale iniziativa abbia incrementato le competenze di bambini e famiglie in materia di alimentazione e modificando realmente le abitudini alimentari e lo stile di vita dei partecipanti.

“Dalla ricerca sviluppata dall’Università LUMSA (insieme alle università di Napoli Parthenope e Roma Tre) sui partecipanti del progetto pilota – spiega la nota che illustra i risultati del progetto – è emersa una maggiore consapevolezza delle famiglie sulle più corrette abitudini alimentari e uno stile di vita più sano, insieme a un incremento delle competenze dei bambini su cosa e quanto mangiare e sull’importanza dell’attività fisica…A seguito dell’intervento di ViviSmart, infatti, l’11% dei bambini ha detto di bere più acqua e più volte durante la giornata così come si è riscontrato l’aumento del 6% dei bambini che mangiano frutta e del 13% di quelli che mangiano verdure. Contemporaneamente si è verificato un aumento della consapevolezza sul consumo di cereali, latte e suoi derivati, alimenti che si trovano allo stesso livello della piramide alimentare: nello specifico il 75% dei bambini dichiara di bere latte durante la giornata e l’80% di mangiare latticini, mentre 8 bambini su 10 dicono di non mangiare yogurt evidenziando come questo alimento non rientri nella dieta degli scolari.

In generale, si sottolinea come a seguito della partecipazione alla campagna educativa gli scolari hanno iniziato a sostituire le merendine con più frutta e verdura e si dimostrano più disponibili a provare cibi nuovi. La stessa considerazione vale per il movimento: sono molti di più i bambini che decidono di dedicare più tempo all’attività fisica facendo sport per quasi 4 volte alla settimana, riducendo le ore passate davanti alla tv o giocando ai videogame, questo significa che la campagna ha prodotto effetti positivi riducendo la sedentarietà dei bambini.

Il dato relativo al cambiamento nelle abitudini alimentari dei bambini è confermato non solo dagli insegnanti coinvolti nella campagna, di cui 36 su 52 hanno affermato di aver osservato modifiche sostanziali nelle abitudini alimentari dei propri alunni, ma anche e soprattutto dai genitori che indirettamente sono stati influenzati dai propri figli a modificare le tendenze alimentari della famiglia: si può parlare in questo caso di “effetto alone” della campagna che ha raggiunto in maniera trasversale l’intero nucleo famigliare. Infatti, tra i genitori intervistati il 50% afferma che i bambini hanno chiesto di comprare cibi diversi rispetto a prima e il 55% dichiara che, dopo aver parlato della campagna con i propri figli, ha cominciato a modificare le abitudini alimentari di tutta la famiglia”.

Intanto, è in corso di preparazione la continuazione della fase pilota: il progetto ViviSmart per il 2019 prevede ancora di più il coinvolgimento di scuole e punti vendita, cercando di proporre attività per aumentare ulteriormente le conoscenze di bambini e famiglie sulle abitudini alimentari più corrette, anche con il supporto di social network e del web.

 

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