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Trend e Mercati

Dop e Igp, battuta d’arresto dei prodotti ortofrutticoli

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Autore Redazione

Rapporto Ismea-Qualivita, nel 2015 crescita delle produzioni certificate ma il valore alla produzione degli ortofrutticoli cala dell’11%, trainato dalle Mele Val di Non e Alto Adige

Crescono complessivamente le esportazioni e il valore alla produzione dei prodotti food e wine Dop e Igp made in Italy ma il settore ortofrutticolo, pur restando la categoria leader in termini di volume, registra una battuta d’arresto nel valore alla produzione che arretra dell’11%. Questa, in sintesi, la fotografia del 2015 scattata dal quattordicesimo Rapporto Ismea-Qualivita, ampio panorama sulla produzione certificata italiana che comprende 814 prodotti tra food e wine.

Il bilancio complessivo rileva un aumento del 2,6% di valore alla produzione (stimato valorizzando le quantità dell’intera produzione certificata nell’anno al prezzo medio nazionale alla produzione) che si attesta a 13,8 miliardi di euro. Le produzioni certificate costituiscono il 10% del fatturato totale dell’industria agroalimentare nazionale e rappresentano un fattore chiave della crescita del made in Italy nel mondo: nel 2015 le esportazioni sono aumentate di quasi il 10%, conquistando una quota pari al  21% dell’export agroalimentare italiano. Il comparto wine fa da padrone, vale 7,4 miliardi di euro alla produzione con una crescita del 5,8%; il settore food – 80mila operatori – vale 6,35 miliardi alla produzione, in lieve calo rispetto al 2014 ma registra un aumento al consumo dell’1,7% che nella grande distribuzione supera il 5%.

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I prodotti ortofrutticoli incidono per il 7% sul valore della  produzione dell’intero comparto food Dop e Igp e restano la categoria leader in termini di volumi, ma nel 2015 il valore alla produzione ha subito un calo dell’11% mentre i volumi sono rimasti sostanzialmente invariati. I risultati della categoria dipendono soprattutto dai trend della Mela Alto Adige Igp (-12% volume e -20% in termini di valore) e della Mela Val di Non Dop (+12% volume ma -12% valore) che rappresentano da sole l’83% della produzione certificata. La frenata vale anche per le esportazioni, -18,4 la Mela Alto Adige e -14% la Mela Val di Non.

Tra le altre denominazioni della categoria si rilevano invece le crescite produttive consistenti della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP (+21,5% volume e valore rispetto al 2014), dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp (+55,6% volume, -11,1% valore) e della Nocciola del Piemonte Igp (+52,6% volume e +50,3% valore). In particolare, la Cipolla e la Nocciola registrano anche un’impennata delle esportazioni rispettivamente del 21% e del 50% rispetto all’anno precedente.

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