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Natale a tavola, +6% negli acquisti

frutta secca

Il Natale 2015 sarà ancora di più all’insegna dei consumi casalinghi per gli italiani, tanto che la spesa per la tavola delle feste aumenterà del 6% rispetto al 2014.

Questa, almeno, è la stima che è stata fatta in questi giorni da Coldiretti/Ixè, e presentata all’assemblea nazionale dell’associazione di categoria. Secondo la medesima ricerca, la spesa per alimenti durante il periodo natalizio, dove anche la frutta secca avrà un ruolo fondamentale, impegnerà oltre un terzo del budget totale delle feste. Al secondo posto secondo si piazzano i regali con il 23%, seguiti dall’abbigliamento con il 17%, mentre al divertimento è destinato il 15% e ai viaggi e vacanze appena l’11%.

“Anche per effetto dei recenti fatti di cronaca – spiega Coldiretti – gli italiani quest’anno preferiscono scambiarsi i regali e avere una buona cena a casa piuttosto che lanciarsi in lunghi viaggi o andare al cinema, a teatro, ai concerti o nelle discoteche. Nel tour de force enogastronomico di quasi due settimane gli italiani faranno sparire quasi cento milioni di chili tra pandori e panettoni, cinquanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 6,5 milioni di chili tra cotechini e zamponi, 800 mila capponi, 500 mila tacchinelle e 500 mila faraone lesse, farcite o cotte in forno, in gelatina o in rollè ma anche frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci. L’andamento dei consumi di Natale – prosegue la Coldiretti – condiziona il futuro di molte imprese agroalimentari e addirittura l’esistenza di interi comparti, dal pandoro al panettone, dai cotechini alle lenticchie.

 

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