Il battito d’ali di una farfalla potrebbe provocare un uragano dall’altra parte del mondo mentre lo studio delle arance al supermercato può aiutare a prevenire le frane. Non sono certo devastanti le valanghe delle rosse o delle bionde, oppure di altri frutti, che si scatenano nei banchi dell’ortofrutta ma capire le loro dinamiche può suggerire indicazioni utile per evitare, per esempio, il crollo degli edifici. Quando il retail diventa laboratorio di geologia. Non è la tipica notizia acchiappaclic o clickbait ma una ricerca scientifica serissima e pubblicata su una rivista prestigiosa come New Scientist.
Fare scienza tra i banchi della frutta
L’autore dello studio è Pablo Gutierrez, dell’Università cilena O’Higgins di Rancagua, che insieme ai suoi collaboratori ha individuato nella disposizione delle arance nel reparto ortofrutta un caso studio per capire la dinamica della “valanga granulare”. Una serie di fenomeni che interessano oltre la geologia pure l’ingegneria.
L’interesse scientifico nasce dalle valanghe di frutta che si creano anche quando si prende un solo frutto. Succede a causa dell’inclinazione scelta per gli espositori che se da un lato permettono di ottimizzare lo spazio e assicurare che i frutti siano a portata di mano dei clienti dall’altro la forza di gravità può far detonare il crollo quando si sfilano i frutti che reggono il tutto.
Quando cadono le arance?
Abbiamo ripreso l’introduzione dell’articolo di New Scientis, ripreso in Italia da Focus, che presenta il risultato del calcolo al computer: “Quante arance riesci a rimuovere da un espositore di frutta ad angolo prima che cadano tutte in una valanga di frutta? Per 2.370 di loro con un angolo di 20 gradi la risposta è 190 arance“. Evidente che 2.370 arance sono un numero importante ed eccessivo per un punto vendita, ma si tratta di una simulazione utile per gli studi geologici e ingegneristici. Quando le arance oltre alle vitamine ci donano conoscenze scientifiche.
