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Francesco Pugliese (Conad): “Il trend del benessere? C’è, ma non tutto è da enfatizzare”

FrancescoPugliese_Conad_2017

Il mutamento in atto nei consumi è sempre più rapido e dinamico. Cambiano gli stili e i motivi di scelta di un negozio. Le nuove tendenze legate al benessere? “Alcune non vanno enfatizzate troppo” secondo Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad. Un esempio? Il senza glutine

Veloci nel prendere le decisioni, possibilmente senza errori. Secondo Francesco Pugliese, amministratore delegato e direttore generale di Conad, è cambiato, e sta cambiando ancora, in modo così radicale e repentino il carrello dei consumatori, nonché i motivi che portano alla scelta o meno di un determinato negozio, tanto da aver fatto diventare la lentezza un lusso che la moderna distribuzione non di può più permettere.

Il contrario di veloce? Non è più lento, ma morto. Lo dimostrano questi dieci fattori del 2016. Non abbiamo mai visto spostamenti così rilevanti”.

Conad_Perchéscegliereunnegozio

A Milano, alla consueta presentazione alla stampa di fine anno di Conad (vedi qui), nell’introdurre e commentare i dati generali sui consumi in Italia, e in particolare i principali indicatori della realtà che dirige, Pugliese ha certamente mostrato ottimismo, anche se non è mancata cautela sullo stato generale del Paese.

In Italia le cose cominciano ad andare meglio e noi andiamo meglio dell’Italia. L’indice di fiducia comincia a riprendersi, c’è una ripresa dei consumi. Ma è soprattutto l’export che cresce. Un indicatore? Percorro l’autostrada tra Parma e Bologna tutti i giorni. Il traffico di container è aumentato, quindi sono aumentate le esportazioni. Più che una ripresa in Italia è l’estero che è trainante”

Per quanto riguarda i consumi interni, secondo Pugliese, alla luce anche degli ultimi dati Nielsen, “si va a macchia di leopardo: i consumi sono condizionati da soldi e fiducia. Se ho i soldi e un figlio che non lavora spendo meno perché sono preoccupato. Sono fattori non disigiunti”.

Se l’alimentare è il vero comparto che fa segnare dati positivi – il non food invece continua ad arretrare – al suo interno si consolidano quelle che un tempo erano nicchie e che invece, ora, sono dei veri e propri pilastri: il biologico su tutti, ma poi il veg e tutto il mondo del “senza”, intorno al quale, però, Pugliese nutre qualche dubbio, soprattutto quando si parla dei prodotti senza glutine (vedi video).

L’osservazione di questi fenomeni è vitale per la grande distribuzione se vuole essere veloce nel rispondere alla domanda dei consumatori, e proprio in questo caso, secondo Pugliese, i prodotti a marchio del distributore si sono rivelati in questi anni dinamici e reattivi: “Chi ha giocato la partita meglio e con forza è stata la marca commerciale che ha portato a casa risultati rilevanti”. In primis in Conad dove nel largo consumo confezionato la quota di questi prodotti è arrivata al 29%, contro il 19,5% del valore medio dei supermercati (fonte: IRI, progressivo a ottobre 2017).

E a proposito di quote di mercato, Conad è sempre più saldamente al secondo posto (12,1%, era il 9,5% nel 2006), tallonando il leader Coop ormai da vicino, con la leadership nei supermercati (21%). E la recente “campagna acquisti”, che ha portato al cambio di maglia di un imprenditore della fascia adriatica pugliese di nome Discoverde srl (150 milioni di euro di fatturato) ora entrato a far parte dell’universo Conad, farà crescere ancor di più la presenza della cooperativa di dettaglianti in Italia.

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