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Crai consolida le quote di mercato

Crai
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Autore Redazione

La storica insegna della distribuzione moderna italiana si conferma co-leader nel Libero Servizio e al 3,6% di quota di mercato sul mercato Food & Drug

Uno dei leader assoluti in Italia come quota di mercato nel Libero servizio (12%), secondo player italiano nel canale Drug (26,6%) e, nel complesso, al 3.6% a livello nazionale sul mercato italiano Food & Drug. È quanto comunica Crai, storica insegna della distribuzione moderna (DO) italiana, presente ancora a livello nazionale con supermercati, superate e negozi alimentari situati dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.

Con la pubblicazione delle edizioni di settembre 2017 della Guida Nielsen Largo Consumo (GNLC) e della Guida Nielsen Specialisti Drug (GNSD) emerge un quadro positivo per il Gruppo Crai che conferma una progressiva crescita, +0,3%, rispetto a luglio 2016.

Marco Bordoli - Amministratore Delegato Crai Secom

Marco Bordoli – Amministratore Delegato Crai Secom

“Siamo molto soddisfatti della crescita costante del Gruppo, che ci assicura una solida posizione nel panorama nazionale delle insegne nei mercati Food & Drug” – afferma Marco Bordoli, amministratore delegato CRAI Secom. “Lavoriamo alacremente attraverso scelte strategiche e di sistema al fine di fare crescere e consolidare gli ottimi risultati raggiunti: forte è l’impegno della sede Centrale e dei Soci operanti sul territorio nel mettere in campo, insieme, le proprie forze per un successo sempre maggiore del gruppo”.

I dati confermano la leadership nel cosiddetto mercato di prossimità, da sempre uno dei punti di forza di questa insegna, ed una capillarità a livello sia regionale ma anche di numero di punti vendita (oltre 3400) specializzato sia nel canale alimentare che in quello specializzato in prodotti per l’igiene per la casa e la persona.  Nel canale food la quota di mercato registrata da Crai è del 2,6%, anche in questo caso in crescita (0,2%) rispetto al 2016. Sommando, infine, i formati Super e Libero Servizio il gruppo arriva ad una quota di mercato del 4,9% con una crescita, in questo caso, dello 0,5%.

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