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Reparto Ortofrutta

47esimo Rapporto Censis. Ritornano i negozi di vicinato

Alimentari, etnici e bio. Aumentano i negozi di frutta e verdura gestiti da stranieri

Sembravano destinati all’estinzione, anche e soprattutto nel settore alimentare, sotto i colpi dell’incessante avanzata della grande distribuzione. E invece, complice la crisi, ma non solo, i giochi sembrano essere cambiati per i cosiddetti negozi di vicinato. La fotografia annuale del 47esimo rapporto del Censis, tra i tanti spunti che annualmente mostra, certifica anche la rinascita dei piccoli negozi di quartiere. Come scrive Rosaria Amato sul suo blog “Percentualmente” sul sito del quotidiano La Repubblica: “se infatti nel 2008 il piccolo commercio alimentare contava sui 129.000 punti vendita, nel 2009 erano crollati a 121.000. Ma quest’anno il numero torna ad aumentare, i negozi si attestano a 124.000”.

Questa rinascita si deve a molti fattori, tra questi anche il cambio di rotta quanto a tipologia dell’offerta. Non più generici bazar non specializzati, ma negozi che offrono nicchie che si rivolgono a target ben precisi. Nel settore alimentare sono cresciuti del 5% i negozi bio (il Censis ne conta 1270), percentuale che sale al 14% se si analizza il periodo 2008-2012. E tra i prodotti bio frutta e verdura fresca fanno segnare +14,6% tra gli scaffali dei negozi di vicinato.

Le percentuali di aperture maggiori si riscontrano comunque nella categoria “etnici”, e i nuovi titolari sono stranieri: +21% negli ultimi 3 anni. Ed anche in questo caso la maggior parte delle attività, anche nel settore all’ingrosso, aperte da stranieri operano nel settore ortofrutticolo.

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