Vending: dalla pausa caffé a innovativo canale distributivo

In Italia il Vending è rappresentato da 35.000 addetti, con un parco macchine di oltre 2.400.000 unità e oltre 6.500.000.000 di erogazioni annue che coinvolgono circa 22 milioni di italiani. “Con una tale diffusione si può dire che la distribuzione automatica è vicinissima al consumatore” commenta in una intervista a mysnack.it Lucio Pinetti, presidente di Confida, la Associazione Italiana della Distribuzione Automatica. “Le nuove tecnologie offrono notevoli miglioramenti dell’interfaccia con il consumatore, con un alto numero di funzioni che permettono  molteplici servizi in più. Una della novità, ad esempio, è il touch screen: con un semplice tocco di un dito la macchina distributrice può offrire oltre al prodotto anche informazioni sul contenuto, ricette, consigli, e quindi dare un maggiore servizio al consumatore. La generazione di oggi ha molta più confidenza con questo tipo di strumento”, continua Pinetti. “Quello che prima era un limite, vale a dire il rapporto uomo- macchina, oggi è un vantaggio, dato che l’interfaccia utente/strumento vending machine è molto più naturale.” Il vending nasce come fattore sociale, la pausa caffè dei lavoratori, dei dipendenti, dei consumatori in genere. Successivamente diventa canale distributivo, con tecnologie applicabili. “Per cui non è più una realtà di pochi operatori, ma, soprattutto in futuro, questo canale è particolarmente interessante anche per comparti come il Retail e l’industria di marca. Ad esempio nei negozi tradizionali, la distribuzione automatica offre possibilità come integrazione cross-canalità, per la vendita di prodotti magari anche scontati, dopo l’orario di apertura.” Questo vale in particolar modo per il mondo della frutta fresca e frutta secca.