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Prodotti

Ciliegie: ottimismo in Puglia e a Vignola, soffre la Sicilia

La stagione è in ritardo in tutte le regioni. Il maltempo ha compromesso i volumi solo nella zona dell’Etna, che perde il 50% del prodotto

Come sta andando la stagione delle ciliegie nelle principali zone produttive? Myfruit ha fatto il punto con Walter Monari, direttore del Consorzio Ciliegia di Vignola Igp, Vito Valenzano, titolare della FraVa di Rutigliano (Bari) e Carmelo Spina, presidente del consorzio Ciliegia dell’Etna Dop. Emerge un quadro positivo, se non fosse per il prodotto perso in Sicilia a causa delle insistenti piogge.

Monari: “Il prezzo lo fa il prodotto”

CiliegiInFiore_VignolaNella zona di Vignola (Modena) la stagione è indietro rispetto alla consueta tabella di marcia: la raccolta delle primizie è iniziata questa settimana. “I primi frutti non sono molto saporiti – ammette Monari – ma è tipico, la qualità migliorerà nelle prossime settimane. Per via delle gelate manca il 20% del prodotto, ma siamo fiduciosi per il proseguo della stagione”.
Il meteo si è infatti stabilizzato e dunque ci sono le condizioni perché quella di quest’anno sia una buona annata.
Quanto al mercato Monari argomenta: “Se il clima sarà favorevole, ci sono tutti i presupposti affinché le prossime ciliegie siano belle e buone. E poiché il prezzo lo fa il prodotto, siamo ottimisti”.

Valenzano: “Sole e vento, le condizioni perfette”

In Puglia la stagione è in ritardo di una settimana, nell’azienda di Vito Valenzano è iniziata il 5 maggio con la Bigarreau: “Il meteo è dalla nostra parte – racconta – Sole e vento sono le condizioni ottimali per la qualità delle ciliegie”.
In questi giorni sono iniziati i primi stacchi della varietà Giorgia, ma quella che si attende è la Ferrovia: “Entreremo nel vivo della stagione la prossima settimana con il nostro cavallo di battaglia – riferisce a proposito Valenzano – Quest’anno abbiamo i volumi e non c’è scarto, il che si traduce in nessuna contestazione da parte della Gdo”. Un’unica nota dolente: il calibro. “Abbiamo parecchi frutti – precisa – il che significa calibri inferiori. Ma l’ottimismo non manca, sarà una buona annata”.

Spina: “Persa la produzione a bassa quota”

Ciliegia dell'Etna DopMeno ottimismo in Sicilia, nella zona di produzione dell’Etna, dove la stagione inizierà a fine giugno per poi proseguire fino alla fine di luglio: “I fiori c’erano, ma la pioggia e l’umidità hanno compromesso la fruttificazione soprattutto a bassa quota, dove abbiamo perso tutto – spiega Carmelo Spina – Dai 600 ai 1.000 metri va meglio, ma il danno c’è, quest’anno perdiamo la metà della produzione”.

Sebbene ci sarà poco prodotto, non mancherà la qualità: “Pochi frutti sulla pianta significano buona pezzattura – conclude – Il problema sarà però la distribuzione, perché faremo fatica a coprire i volumi richiesti dalla Gdo. Probabilmente la nostra ciliegia si troverà solo nei mercati locali”.

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