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Bruni (CSO): “Servono misure straordinarie per la pericoltura”

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Autore Redazione

Il settore è stato investito da un vero e propio terremoto ha affermato il presidente del CSO Italy intervenendo al convegno dal titolo “S…periamo”

“Dopo una campagna così per riuscire a far prevalere la speranza sull’abbandono della coltura, occorre reagire in modo molto energico facendo prevalere l’ottimismo della volontà sul pessimismo della ragione”. Paolo Bruni, presidente di CSO Italy a conclusione del convegno dal titolo “S…periamo” svoltosi domenica presso Villa Mari di Formignana, in provincia di Ferrara, per iniziativa del Comune in collaborazione con Confagricoltura, Coldiretti, CIA e Centro Professionale di Cesta, ha commentato il difficile momento che sta attraversando la pericoltura nell’areale ferrarese, dove si concentra la stragrande produzione in Italia di questa coltura.

“Certamente la campagna 2019 è stata segnata da contingenze negative eccezionali nella loro contemporaneità come la alternaria, la grandine, malattie fungine diverse, e infine la cimice asiatica, che ha una velocità di proliferazione che in pochi anni riesce a divorare un frutteto – continua Bruni –. Gli agricoltori si sono visti così distruggere il proprio lavoro e a nulla sono valsi il loro impegno, la loro passione, i costosi investimenti”.

“Ma – ha precisato il presidente di CSO Italy – è stato anche un indotto importante a subìre le conseguenze di questa crisi, oltre alla manodopera: i trasporti, gli imballaggi, i mezzi tecnici. Alla fine il problema è sociale, ne è investita un’intera comunità per la quale i frutteti di pere rappresentano lavoro imprenditoriale e occupazione”. “Occorre – ha infine sostenuto Bruni – vengano adottate misure straordinarie come il fondo di solidarietà, la sospensione dei mutui e dei contributi e quant’altro necessario a fronteggiare una situazione  tanto drammatica. Nello stesso tempo però, dal dramma che la pericoltura ferrarese sta vivendo, dobbiamo riuscire a far scaturire un percorso virtuoso di rilancio, come accaduto nel passato per il vino dopo  i nefasti del metanolo”.

Nella foto in alto, da sinistra: Paolo Bruni, il sindaco di Tresignana avv. Laura Perelli, il direttore del Centro professionale Cesta Giovanni Lolli e Luca Artioli, responsabile ufficio industria di Apo Conerpo.

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