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Politiche agricole

Agea alla guida del progetto Criminal Focus Area

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Autore Redazione

Nuovi strumenti per contrastare i fenomeni criminali legati alle attività produttive nei territori meno sviluppati

Agea, Agenzia per le erogazioni in agricoltura, alla guida del Criminal Focus Area. Il progetto, sviluppato sulla base del protocollo d’intesa sottoscritto con il ministero dell’Interno, ha l’obiettivo di contrastare i fenomeni criminali connessi alle attività produttive attraverso supporti decisionali e l’utilizzo di strumenti di valutazione e controllo utilizzabili dagli “addetti ai lavori” che si trovano nelle Regioni parte del Programma Pon Legalità. Un investimento importante di oltre 48 milioni di cui il 50% direttamente finanziato da Agea.

Amministrazioni locali e nazionali, strutture a finalità pubblica partecipate dai produttori, Organi di polizia e Controllo potranno così avvalersi di infrastrutture informatiche che, grazie alle immagini aerofotografiche ottenute volando ogni anno su un terzo del territorio italiano, registreranno e analizzeranno le variazioni quali-quantitative degli elementi potenzialmente indicativi di attività criminose come discariche abusive, sversamenti, baraccopoli collegate al caporalato, manufatti abusivi che ostacolano il corretto e sano sviluppo economico-sociale, identificando delle Criminal focus area (Cfa) da monitorare costantemente.

Il progetto, anche se concentrato su precise zone geografiche (Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Basilicata), prende in esame l’intero territorio nazionale per identificare tutte quelle superfici che ospitano segmenti di filiere del settore agroalimentare – come la filiera della carne bovina, suina, carne ovicaprina, latte, pomodoro ecc.– che, interconnettendo le regioni meno sviluppate con il resto del Paese, potrebbero essere condizionate da attività illecite con effetti negativi su libertà di iniziativa e concorrenza.

Agire sul piano della legalità nell’erogazione delle risorse pubbliche per Agea – commenta Gabriele Papa Pagliardini, direttore Agea– è da sempre una priorità, ora con la realizzazione di questo progetto, grazie ai finanziamenti europei previsti dal Pon Legalità, è stato possibile mettere a servizio delle forze di polizia, degli Enti pubblici e degli Enti locali gestori del territorio le più moderne tecnologie in materia di telerilevamento di fotointerpretazione del suolo che, attraverso la sovrapposizione delle foto aeree storicizzate, forniscono informazioni preziose sia per le attività di indagine che per le attività di gestione e monitoraggio del territorio.
La tecnologia a supporto della prevenzione e repressione di importanti fenomeni criminosi come l’interramento dei rifiuti, il caporalato, ecc. con l’intenzione di contribuire al ripristino della legalità in particolare nelle aree meno sviluppate e quindi più deboli del paese”.

Nove attività di sviluppo

Un piano operativo suddiviso in nove attività tra le quali vi è anche quella disviluppo e individuazione di modelli finalizzati a misurare le correlazioni esistenti tra le Criminal Focus Area e vari cluster specifici tra cui: gli Efa e lo strato Cartografico “Natura 2000” per valutare sia l’impatto ambientale delle attività criminali, sia quello turistico e agroalimentare; le statistiche relative ai luoghi di commissione di reati con impatto territoriale per rilevare eventuali scostamenti evidenziandoli alle autorità competenti; gli indici di sviluppo economico-sociale per pianificare gli interventi e le concessioni in modo strutturato e vigilare sulla destinazione e l’efficacia reale degli stessi; una mappatura territoriale delle componenti organizzative delle filiere agroalimentari per monitorare gli eventi negativi generati sulle stesse filiere dalle attività criminali.

“In questa nuova fase progettuale – concludono dall’Agea– vogliamo consolidare in modo scientifico i dati raggiunti e dare evidenza di quanto emerso nel primo momento di studio e raccolta dei dati. A tale scopo saranno organizzati due webinar tematici destinati alla comunità scientifica e un evento divulgativo destinato a istituzioni e un pubblico più allargato per illustrare come l’innovazione tecnologica applicata al progetto Criminal Focus Area sia un asset fondamentale grazie a cui azione amministrativa, impulso economico e coesione sociale possono intervenire sinergicamente per il rafforzamento della legalità nell’ambito delle filiere agroalimentari e lo sviluppo di economie sostenibili”.

Programma

Venerdì 25 giugno 2021 dalle 10 alle 11.30 – live streaming
CFA Live Talk #1 – Building a profiling model
Identification of municipalities with a high probability of criminal focus area
Il primo talk di approfondimento volto a illustrare lo sviluppo di correlazioni con i dati ambientali e le zone a potenziale CFA, determinando innovativi modelli di riferimento e promuoverne la diffusione

Mercoledì 30 giugno 2021 dalle 10 alle 11.30 – live streaming
CFA Live Talk #2 – Mapping agri-food chains
Overview of the mapping activity on a panel of agri-food chains.
Una panoramica delle attività di mappatura su un panel di filiere agroalimentari potenzialmente compromesse da attività criminali

Fonte: Agea

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