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Politiche agricole

Ue, via libera a flessibilità su fondi di coesione

Ok del Consiglio anche alle misure per agricoltori. De Castro: “Ora fondi europei adeguati per ammasso privato e misure mercato”

Luce verde da parte del Consiglio Ue per la completa flessibilità nell’uso dei fondi strutturali europei in risposta alla crisi del coronavirus. Il Consiglio ha infatti approvato attraverso procedura scritta il secondo pacchetto di misure proposto dalla Commissione Ue per consentire ai Paesi di riprogrammare le risorse della politica di coesione e indirizzarle verso nuove priorità, come il sistema sanitario e il supporto alle Pmi.

Il pacchetto (Iniziativa d’investimento in risposta al coronavirus Plus – Crii Plus) ha già trovato il sostegno del Parlamento europeo. Una volta pubblicate in Gazzetta ufficiale (probabilmente domani stesso), le nuove regole entreranno subito in vigore. Nell’anno contabile 2020-21, ai Paesi sarà concesso di trasferire risorse tra fondi diversi, regioni e settori, e potrà anche essere sospeso l’obbligo di co-finanziamento nazionale.

Il Consiglio ha poi approvato le misure straordinarie per gli agricoltori che permettono loro di ottenere prestiti fino a 200mila euro a sostegno della liquidità delle aziende, senza bisogno di presentare il piano aziendale.

Con programmi di sostegno settoriali più flessibili, spiega una nota dell’Esecutivo Ue, sarà possibile reindirizzare il finanziamento verso misure anti-crisi per tutti i settori. Infine, con la deroga eccezionale alle regole di concorrenza i settori dei fiori e delle patate saranno autorizzati a ritirare i prodotti dal mercato. Tali accordi e decisioni dovrebbero essere valide solo per un periodo massimo di sei mesi. “Oggi – ha detto il commissario Ue all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski – stiamo annunciando un nuovo ed eccezionale pacchetto di misure per sostenere i settori agroalimentari più colpiti” dalla crisi “affrontando i problemi già osservati e i rischi futuri. Sono fiducioso che queste misure alleggeriranno i mercati e mostreranno rapidamente risultati concreti”.

”È un importante passo avanti la decisione odierna della Commissione europea di venire in aiuto ai nostri agricoltori, fortemente penalizzati dalla crisi del coronavirus, con un pacchetto di misure che accolgono largamente le richieste avanzate a più riprese dall’Europarlamento. Ora però – ha commentato Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura dell’Europarlamento – abbiamo bisogno di fondi europei congrui per attuare queste misure. Non dimentichiamo che il settore in previsione di situazioni straordinarie ha accantonato 478 milioni nella riserva di crisi della Pac. Dobbiamo avere il coraggio di metterli al più presto a disposizione dei produttori”.

”L’Esecutivo Ue – ha continuato De Castro – può contare sul nostro pieno supporto per portare fino in fondo questo impegno al più presto, con l’attuazione dell’ammasso privato e la necessaria flessibilità nei programmi di sostegno settoriale per vino, ortofrutta, olio di oliva e apicoltura. Bene poi le deroghe alla concorrenza per latte, fiori, patate, frutto del lavoro fatto con il regolamento Omnibus”.

Per De Castro, ”ora non possiamo permetterci di lasciare indietro nessun comparto. Serve poi una proposta legislativa che garantisca flessibilità nell’utilizzo dei fondi dello Sviluppo rurale e dia agli Stati membri la possibilità di utilizzare le risorse non ancora impegnate per far giungere rapidamente liquidità alle aziende agricole soffocate dalla crisi. In questo modo l’Italia potrebbe concedere un’indennità a tutti gli agricoltori maggiormente colpiti, attingendo dall’1,3 miliardi, tra fondi Ue e nazionali,che restano dei finanziamenti strutturali 2014-20”.

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